Fiumicino - Si presentavano qualificandosi come poliziotti ai turisti stranieri e, esibendo in alcuni casi dei tesserini di riconoscimento in uso alle forze dell’ordine, con la scusa di effettuare un controllo, li rapinavano.


Questi episodi, verificatisi recentemente nei pressi dell’aeroporto, hanno indotto gli agenti del commissariato di Fiumicino ad avviare immediatamente delle indagini. E’ stato proprio nel corso di alcuni appostamenti che gli investigatori hanno individuato un uomo che, a bordo di una moto, nei pressi di piazza Mazzini, era in attesa di un cliente per consegnare un pacchetto.

Trascorso un bel po’ di tempo gli iinquirenti, sospettando che il potenziale cliente avesse mandato a monte il suo appuntamento, hanno deciso di entrare in azione e sottoporre l’uomo ad un controllo.


Quando i poliziotti hanno aperto il pacco, hanno scoperto al suo interno un falso tesserino di riconoscimento della polizia, del tutto simile a quelli in dotazione ai veri agenti, corredato di relativa foto del finto poliziotto in divisa e anche di un falso tesserino di riconoscimento dell’Arma dei carabinieri, entrambi intestati allo stesso nominativo. In più, hanno trovato due adesivi con stemma da poter applicare su una paletta di segnalazione come quelle in uso alle forze dell’ordine.


All’interno dell’appartamento, nel corso della perquisizione, gli agenti hanno sequestrato supporti informatici su cui erano presenti file riguardanti contrassegni assicurativi, diplomi, timbri di Asl, passaporti e altri documenti validi per l’espatrio, oltre ad un vero e proprio catalogo completo di tutti gli articoli disponibili.

 
L’uomo, di professione fotografo, è stato quindi accompagnato presso gli uffici del commissariato di via Portuense e denunciato per possesso di segni distintivi di corpi di polizia contraffatti. Le indagini degli investigatori proseguono per individuare eventuali legami del falsario con gli ambienti della malavita romana ed eventuali responsabilità di complici nella realizzazione e distribuzione dei “falsi”.