A denunciare l’accaduto l'ex delegato del sindaco ai diritti civili Davide Farruggio sui suoi profili social. La scheda è stata dichiarata nulla senza mettere a verbale la dichiarazione dell’elettore. La condanna della consigliera dem Michela Califano

Fiumicino - “Al seggio 8 di Fiumicino (S.E. Via Rodano), durante le operazioni di spoglio, è uscita una scheda elettorale che riporta la scritta “FARRUGGIO FR***O””.

 Lo ha denunciato questa mattina l'ex delegato del sindaco ai diritti civili Davide Farruggio sui suoi profili social. 

 “La scheda è stata dichiarata nulla senza mettere a verbale la dichiarazione dell’elettore. A prescindere dalla (poca) considerazione che ho per il soggett* che ha scritto l’offesa, che ha alzato le chiappe dal divano e ha perso tempo (e il suo unico voto!) per scrivere sta cagata, trovo ancor più grave – sottolinea Davide Farruggio - che persone della mia coalizione non si siano battute su questo e non abbiano denunciato la cosa. Già da ieri il mio amico Americo Scaccia mi aveva informato, speravo fosse una chiacchiera da bar. – prosegue - Il mio impegno non si ferma, lotterò ancor di più e continuerò a camminare a testa alta nella mia città perché non ho vergogna di quello che ero, di quello che sono e di quello che sarò!”.


Sulla vicenda è intervenuta la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, che dichiara: “Come membro dell’istituzione regionale, come segretario del Partito Democratico di Fiumicino e come amica di Davide esprimo a lui la mia vicinanza e gli porgo anche le mie scuse poiché questo avvenimento increscioso è venuto a galla solo ora”. 
 
“Conosco Davide molto bene e so che, per quanto questi gesti colpiscano nell’anima, il suo impegno per la nostra città continuerà con lo stesso fervido piglio di sempre. È però bene sottolineare che quanto accaduto va non solo condannato ma combattuto con tutte le nostre forze. Senza ambiguità o derubricandolo come il gesto sconsiderato di qualche ‘buontempone’. L’ho sostenuto ieri, durante la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia’. E a maggior ragione lo ribadisco oggi: è compito di ognuno di noi, istituzioni in primis, fare tutto ciò che è in nostro potere, con fermezza e senza indulgenze, per contrastare odio, abbattere pregiudizi e discriminazioni alle quali purtroppo, nel 2023, dobbiamo ancora assistere”, spiega la consigliera dem. 

“In questi anni, grazie anche a Davide, abbiamo fatto tanto. Abbiamo lavorato con gli strumenti che ritenevamo più adeguati: la parola, la cultura, la sensibilizzazione. È prioritario che si continui su questo percorso perché episodi del genere non accadano mai più. I diritti e la libertà di amare chi si vuole non sono questioni di appartenenza, ma il tema principale dell’agenda politica e istituzionale di un Paese che vuole definirsi civile”, sottolinea Michela Califano.