Fiumicino – Estate, caldo, afa. Per avere sollievo il pensiero corre subito all’acqua. Tanta acqua fresca da bere. Subito. Anche in strada. Ma a Fiumicino non è più possibile soddisfare questo bisogno. Il servizio è stato “tagliato” prima dell’arrivo dell’estate per una questione di costi. I “nasoni”, le vecchie storiche fontanelle sono state eliminati. Al loro posto l’amministrazione aveva promesso, lo scorso mese di marzo, l’arrivo di distributori di acqua a pagamento. Liscia e frizzante. Ma ad oggi le fontanelle sono scomparsi e gli impianti non sono arrivati. Nemmeno uno.

 

“A tagliare un servizio si fa presto”, dichiara Maurizio Ferreri, un cittadino, denunciando il disagio che ora si vive in tutte le località del comune. “L’amministrazione comunale aveva motivato la rimozione dichiarando che il costo di mantenimento dei nasoni era troppo elevato. Per evitare la loro scomparsa”, prosegue,  “molte persone avevano proposto la semplice idea di modificare le fontanelle inserendo dei rubinetti per evitare inutili sprechi di acqua che avrebbero abbassato notevolmente il costo del servizio. Ma nonostante tutte le proposte e tutte le proteste dei cittadini, il sindaco ha preferito proseguire la rimozione”.

 

“Oggi”, domanda Maurizio Ferreri, “ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto i tanto pubblicizzati distributori  dell’acqua, che avrebbero dovuto essere installati nel comune di Fiumicino prima della stagione calda. Forse si trattava di una "finta promessa" fatta  allo scopo di far digerire meglio la "pesante" eliminazione dei nostri cari "nasoni"? Ormai l'estate è al termine e dei nuovi distributori d'acqua neanche l'ombra.

 

In base ad una delibera (la n. 165 del 29 dicembre 2011) del sindaco Mario Canapini, i cittadini delle diverse località avrebbero potuto utilizzare dei distributori assolutamente innovativi dove, pagando soltanto 5 centesimi per un litro, si sarebbe avuta dell’acqua salubre, completamente depurata, priva di arsenico, cloro e calcio. Con un gran vantaggio per la salute.

 

A favore della scelta dell’amministrazione di via Portuense si era dichiarato Roberto Di Curzio, vice presidente del Comitato cittadino nord. “Sbaglia chi pensa che i distributori siano una fonte di guadagno per il comune”, aveva dichiarato Di Curzio, “visto che l’incasso va direttamente alla società che gestisce gli impianti. Nella sostanza”, aveva spiegato, “queste macchinette permetteranno ai residenti di consumare acqua sicura risparmiando fino a 800 euro l’anno, il consumo medio delle acque minerali in una famiglia”. A disposizione erano prevista anche delle schede da 10 euro per l’acquisto di 200 litri di acqua.  
 

 

Secondo i favorevoli, i distributori avrebbero innanzi tutto lo scopo di evitare sprechi di acqua, allagamenti e sarebbero anche un deterrente contro i vandali che spesso hanno danneggiato i rubinetti che regolano il flusso. Erano stati previsti 6 impianti a Fiumicino, Isola Sacra, Fregene, Maccarese, Aranova e Passoscuro, anche se il loro numero sarebbe dovuto salire a 15. Il comune traianeo avrebbe dovuto seguire il trend di Ladispoli, Velletri, Bracciano, Anguillara, Civitavecchia.
 

 

 

Decisamente contraria all’eliminazione di tutte le fontanelle si era dichiarata la Lista civica Perna. “Con i distributori pensavamo ci sarebbe stato un miglioramento del servizio ma nessuno si aspettava che sarebbero state espiantate le fontanelle lasciando chilometri di territorio a secco”, aveva affermato Anna Cau della Lista. “Più che un servizio, l’accesso in strada all’acqua è una necessità: eliminarne completamente la gratuità  ci sembra un passo molto importante, che non deve passare inosservato. E se i 5 centesimi fossero un’”esca”?”, si era chiesta Anna Cau: “E se fra due anni aumentassero a 30, 40? Ripeto: l’acqua è un bene primario e anche chi gira senza soldi, come i ragazzi, deve poter bere senza difficoltà. No”, concludeva, “l’acqua è un bene di tutti: non deve diventare un business per pochi. Nel frattempo, chi vuole fare la classica passeggiata, si ricordi di portare la borraccia  a tracolla”.
 

 

“Personalmente ritengo che l’eliminazione delle fontanelle superflue sia stato un atto dovuto visti i costi di gestione e gli sprechi d’acqua, ma le fontanelle nei punti centrali o sul lungomare le lascerei, magari montando dei rubinetti a tempo per evitare sprechi”, era intervenuto il consigliere comunale di maggioranza, William De Vecchis. “Non condivido però la scelta della giunta e della delibera “L’acqua del sindaco” che predispone l’utilizzo di alcuni distributori, una scelta non condivisa e nemmeno discussa, che a mio avviso cozza contro il referendum che ha bocciato l’ipotesi di privatizzare un bene come l’acqua: chiederò le dovute spiegazioni al prossimo consiglio comunale”, aveva concluso. Purtroppo, però, il servizio è stato tagliato. Tutti con la borraccia, dunque.