Fiumicino, Fratelli d'Italia: “Dal sottopasso ai grattaceli, qualcosa non ha funzionato”
“in un lotto che fa da “cerniera” tra il nuovo ”isolato stazione” e la parte storica di Fiumicino, che vediamo sorgere le torri, due edifici anacronistici e fuori luogo, la progettazione non ha tenuto conto di nulla, è stata “paracadutata” in maniera massiva e speculativa su un lotto da trovare anche altrove, fregandosene del contesto, della storia e del senso estetico e compositivo che dovrebbe stare alla base di ogni intervento di trasformazione del territorio. L’edificio irriguardoso non si distingue nemmeno per i suoi pregi architettonici, anzi il contrario, e questo è anche colpa di una amministrazione che non è stata in grado, o non ha voluto, avere il controllo sulla qualità progettuale, esprimendosi solo in termini quantistici e non qualitativi” - hanno proseguito Feola e Fata -“un progetto sbagliato sia nel merito sia nel metodo, ci domandiamo dunque dove starebbe la riqualificazione dell’ingresso di Fiumicino perché Riqualificare, a volte, potrebbe anche significare “non fare”, togliere, dare luce, verde, altro spazio. Si forse un luogo di aggregazione sarebbe stato meglio, un vuoto urbano da riempire di gente e di eventi, rispettoso dei luoghi e delle persone. I dubbi che ci rimangono ora sono anche relativi al carico urbanistico e della mobilità, come si riusciranno a far integrare così tante famiglie in un contesto che già di per se presenta problematiche di viabilità e traffico? Vedremo cosa ne sarà della nostra città auspicando ad un cambio di rotta amministrativo già dal prossimo anno” hanno concluso i due rappresentanti di Fratelli d’Italia.
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