Fiumicino, torna il grande wrestling
Fiumicino - Domenica 22 Dicembre 2013, presso un PalaDanubio gremito in ogni ordine di posti, è andato in onda lo spettacolo dell'RWA. Il primo incontro era un classico uno contro uno, ed i protagonisti sono stati i beniamini del pubblico Willy G. e Mister Mastodont. Lo scontro tra i due è durato poco più di due minuti, causa l'arrivo sul ring di Dave Blasco, che ha attaccato Mastodont, facendo così scattare la squalifica per Willy. Lo stesso Blasco, poi, se l'è presa anche col lottatore ostiense. Durata 2'05''. Nel secondo match "scendevano in campo" le due ragazze della federazione, ovvero Claudia e Miss Monica (unica italiana a aver provato con la WWE). Quest'ultima comincia in maniera aggressiva, ma la reazione della napoletana c'è, anche se poi subisce una Clothesline (braccio teso), che porta la sua avversaria a avere un conto di 2. La bionda pescarese allora tenta una Sleeper Hold (presa alla testa per cercare di far addormentare), quindi ritenta lo schienamento, niente da fare. Lo stesso vale per la successiva sottomissione a ponte (chiara citazione d'Eddie Guerrero). La castana campana riesce a liberarsi e si dirige all'angolo di fronte a lei per rifiatare, quindi parte per tentare uno Splash, ma la sua rivale se ne accorge e lo evita. Quindi con uno opportuno quanto intelligente Roll Up porta a casa la vittoria. Durata 3'52''. La terza contesa vedeva opposti Jean Jacques Zazà e Jail, nel frattempo passato tra i face (buoni).
Il transalpino, non appena si trova nel quadrato, prende il microfono e comincia a parlare come avrebbe fatto Renè Duprèè (ex WWE Superstar). Il suo avversario, invece, preferisce far parlare le mani, ma come l'azione si sposta fuori, il fronte si ribalta. Però è solo un fuoco di paglia, perchè Jail assesta ben 4 Chop (manate sul petto), di cui la metà in stile Big Show (ex campione ECW e di coppia), cioè facendo segno ai presenti di fare silenzio. A questo punto il francese reagisce mettendo a segno una DDT e poi citando HBK (Heart Break Kid, un WWE Hall of Famer), eseguendo uno spettacolare Flying Elbow Drop dal paletto, ma il conto di 3 non arriva. Jail si riprende assestando prima una Chokeslam (presa al collo) degna del miglior Kane (WWE Superstar, ex campione pesi massimi e di coppia) e poi anche uno Splash. Zazà si sposta dall'angolo, stordito ma ancora lucido, perchè vede il suo dirimpettaio ripartire alla carica e si scansa, guardandolo fuori finire fuori dal terreno di scontro. L'arbitro comincia a contare e, una volta giunto al 10, decreta il trionfo per Count-Out (conteggio fuori, appunto) del transalpino. Durata 9'02''.
La quarta "gara" vuole che siano contrapposti Dave Blasco, accompagnato dal suo mascherato manager Abominio, e Mister Mastodont, in virtù di quanto accaduto prima. Blasco si presenta come faceva Stone Cold (altro Hall of Famer), ovvero coi medi alzati ma, ovviamente, non ha la stessa reazione del suo ex collega da parte dell'RWA Universe (gli spettatori), che infatti lo fischia e insulta. Questo discorso non vale per Mastodont, acclamatissimo come sempre.
Il clinch iniziale viene vinto dall'idolo dei tifosi, ed allora l'heel (cattivo) cerca rifugio fuori dal campo di battaglia, ma non serve, e viene riportato dentro a forza. Il primo pinfall (schienamento) si ferma al 2, mentre l'Atomic Legdrop (mossa finale del famoso Hulk Hogan, attuale General Manager della TNA, altra americana federazione) va a vuoto. I contendenti dimostrano una gran voglia di prendersi la gloria, ma Mastodont ce ne mette di più, con due Spear (mossa dell’ariete) da distanza ravvicinata ed uno Splash. Perciò ritenta la Finisher (mossa finale), che stavolta non trova ostacoli, facendola poi seguire da un doppio Body Slam, quindi un Side Slam (schiacciata laterale, altro movimento di Kane), ma il 3 si fa ancora desiderare. Allora Abominio interviene distraendo il direttore di gara, Mastodont dà le spalle al suo avversario, il quale ne approfitta e va a vincere. Durata 12’04’’. Willy G torna sul ring ed annuncia che il 5 Gennaio (il giorno di Juve-Roma) volerà negli Stati Uniti, insieme a Chris Steele. Detto questo, chiama sul ring Miss Monica, definendola una doppiogiochista.
La pescarese si manifesta, accompagnata da Terry Idol (i due sono i commentatori ufficiali della World Wrestling Entertainment per GXT), il quale viene, a più riprese, apostrofato dal lottatore in verde “vecchio”. Per tutta risposta, lo stesso Idol propone un handicap match 2 vs 1, non prima però d’aver avuto “l’approvazione” di gran parte dei presenti. Vista la piega presa dalla situazione, Willy G esce, ma solo per andare nel backstage (dietro le quinte) a chiamare Claudia. La quinta sfida diventa un Mixed Tag Team Match (incontro di coppia misto). Cominciano gli uomini, ma la scena passa rapidamente alle Divas (donne). Altrettanto rapidamente Willy chiede ed ottiene il touch (cambio) alla sua tag team partner (compagna di coppia) per vedersela direttamente con Monica. La quale, nonostante un Body Slam incassato, reagisce con una DDT, ed ottenendo un conto d’1. Allora ecco una Tornado DDT, proprio come la avrebbe eseguita Torrie Wilson (ex WWE Diva), quindi fa tornare all’azione il suo “socio”. Dopo aver subito un doppio calcio volante dal paletto, effettua una Boston Crab (presa di sottomissione ad una gamba). Dato il momento di difficoltà del suo compagno, Claudia entra ed interrompe la manovra. Doppio cambio, riecco le ragazze.
La napoletana prima va vicina al successo (il conto si ferma al 2), poi la sua rivale ribadisce la sua superiorità, attraverso un German Suplex, che le vale il secondo trionfo della serata. Durata 9’40’’. E siamo così giunti al main event (l’incontro più importante), che vedrà in palio il titolo dell’RWA. A giocarsi l’alloro saranno il detestato Italian Gladiator e l’amatissimo campione Karim Brigante, col direttore di gara che mostra la cintura a tutti. Dopo il classico clinch iniziale Gladiator cerca la Sleeper Hold, la quale non sortisce gli effetti sperati, perchè Karim reagisce con una violenta Clothesline. Perciò l’heel cerca di scappare con il titolo in mano, ma l’iridato lo insegue venendo, però, sbattuto contro un palo di sostegno del ring, dove la contesa torna. L’Headlock (presa alla testa) ha la sola funzionalità di mettere al tappeto Brigante, che “riceve” una doppia gomitata cadente alla Chris Benoit. La reazione consiste in un paio di Chop fatte seguendo le “direttive” del mitico Ric Flair (16 volte campione mondiale, nonchè vincitore della Royal Rumble del 1992), subito spenta. Un Vertical Suplex prima ed una seconda Headlock poi conducono al conto di 2. Gli sfidanti, allora, s’abbattono reciprocamente con una Clothesline, e l’arbitro deve cominciare a contare. Gladiator si riprende per primo e s’appropria dello oro, con l’intenzione d’usarlo come “arma”. Il direttore di gara se ne accorge e lo fa desistere, strappandoglielo dalle mani, mentre il titolato torna in piedi e non perde tempo. La sua Twist of Fate (scherzo del destino, mossa finale di Matt Hardy) lo guida ad un soffio dalla difesa, col conteggio bloccatosi al 2. Stesso discorso per la Spear (imparata guardando Edge). La controreazione si concretizza con il vanto della famiglia Hart, la Sharpshooter, ma il wrestler di colore trova la sua ancora di salvezza nella prima corda, quella inferiore. Appena recuperata la posizione eretta, si verifica la Spear, che si rivela decisiva, con l’1-2-3 finale, ed il pubblico esplode. Italian Gladiator riprende la cintura in mano e lascia che Karim Brigante festeggi coi suoi fans, lasciando trasparire di volerlo colpire. Invece ci ripensa, e gli offre la sua mano.
Il campione, dopo un primo momento di diffidenza, gliela stringe e i due s’abbracciano. A questo punto lo stesso Gladiator prende il microfono e ringrazia il suo avversario per l’incontro appena disputatosi, rendendo ufficiale ciò che si sapeva da quattro mesi: anche Brigante andrà negli Stati Uniti. Dopo quest’annuncio, sia Karim sia Willy G, nel frattempo manifestatosi di nuovo, cominciano a firmare gli autografi e fanno le foto coi loro fans. Il prossimo appuntamento col grande wrestling è fissato per Giovedì 15 Maggio 2014 a Roma ed il giorno appresso a Milano, con i wrestlers americani.
Intervistato nel post-show, Willy G. ha dichiarato "Sono molto felice d'andare negli Stati Uniti. Il 5 Gennaio io, Karim e Chris Steele approderemo nella WLW (World League of Wrestling), gestita da Harley Reis, un 8 volte campione del mondo. Lui, tra gli Settanta ed Ottanta, ha portato questo sport ai livelli attuali. Il corso durerà tre mesi ed il prossimo Sabato 29 Marzo ci sarà uno show, in cui saranno presenti anche i dirigenti della WWE. Non sto nella pelle!" Poi è stata la volta del campione Karim Brigante, reduce dalla sua ultima difesa "Sono riuscito a scacciare il fantasma dello Screwjob di Montreal anche grazie all'aiuto dell'arbitro, di cui mi fido. Ho tanti bei ricordi qui in Italia, e porto Roma nel mion cuore. Come dissi ad Agosto, ho già incontrato ex Superstars della WWE come Carlos Colon jr (ovvero Carlito), Chris Masters e Nunzio. Ho il massimo rispetto per HHH, perchè lui ha fatto grandi cose quando io ero ancora un semplice tifoso, ma non voglio in nessun modo abbassare la testa, cioè avere alcun timore reverenziale. Aggiornerò i miei fans tutto il tempo, perchè per me il contatto con loro è molto importante. Cercherò, insieme agli altri due, di far crescere la popolarità del wrestling italiano in America."
Tags: fiumicino