Ground care spa, dipendenti senza cassa integrazione da 7 mesi. E assegni familiari bloccati
Fiumicino - "Ground care spa, dipendenti senza cassa integrazione da 7 mesi: assegni familiari bloccati. Mentre rimbalzano dichiarazioni di ogni genere sul raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino con molte prese di posizione di politici nazionali, non sentiamo nessuna dichiarazione su soluzioni da intraprendere riguardo i centinaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro." Lo dichiara Cristian Terrevoli, leader del Movimento Progetto Tricolore e responsabile dei Cristiano Riformisti di Fiumicino.
“L'argomento del raddoppio è un argomento di interesse nazionale, almeno da quanto emerge dagli organi di stampa. Leggiamo dichiarazioni di esponenti che hanno rappresentato e rappresentano palcoscenici politici di tutto rispetto ma nulla sentiamo riguardo la crisi occupazionale che sta colpendo l'hub di Fiumicino”, dichiara Cristian Terrevoli: “eppure si sta giocando con la sorte di migliaia di famiglie e molte di esse non possono neanche godere degli assegni familiari. Sì, proprio gli assegni familiari: le famiglie potrebbero avere un sostegno al reddito dallo stato che però viene privato senza alcun preavviso perchè dovrà essere un giudice a decidere se pagare o meno. Non è uno scherzo: alcuni dipendenti per tamponare la situazione legata ai mancati pagamenti della cassa integrazione, che non avvengono da più di sei mesi, hanno fatto richiesta degli arretrati degli assegni familiari che, pur erogati dall'Inps, non sono stati corrisposti perchè il giudice incaricato dovrà esaminare il concordato preventivo richiesto dall'azienda per esprimersi su tempi e modalità di erogazione”.
“E’ questa la grave situazione in cui versa non un'azienda qualsiasi ma una realtà che conta quasi mille dipendenti”, prosegue: “i dubbi che attanagliano gli addetti ai lavori sono innumerevoli ma la cosa che mette più paura è il pericolo che il concordato preventivo chiesto dalla Ground Care spa non porti ad una continuazione aziendale come prevede la legge ma ad una deriva senza speranze. Se così fosse, cosa ne sarà dei sacrifici fatti per anni dai lavoratori, del proprio tfr, dei propri crediti, del proprio contratto di lavoro? Mi appello alla coscienza di chi in campagna elettorale si è mostrato sensibilissimo all'argomento e che oggi ricopre responsabilità di governo nel comune di Fiumicino con la speranza si possa accendere il riflettore su una situazione drammatica ma con la consapevolezza che il tema non susciterà l'interesse di chi ancora oggi si ostina a fare politica lontano dalla realtà”, conclude Cristian Terrevoli.
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