Fiumicino: imprenditore fermato in aeroporto con 96 ovuli di cocaina nella pancia
Fiumicino - Fermato all’aeroporto di Fiumicino si è giustificato dicendo “Sono un imprenditore: sono stato a Santo Domingo per affari nel campo delle energie alternative”. Ma non è stato creduto dagli agenti che hanno scoperto che nell’intestino aveva 96 ovuli contenenti cocaina purissima. A riportare la notizia lunedì scorso è stato Umbria 24. Gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di Città di Castello e la sezione narcotici della squadra mobile di Perugia, a quanto riferisce il quotidiano online, erano da tempo sulle tracce di D.D.. imprenditore perugino di 43 anni, ora in manette per traffico internazionale di stupefacenti. Il 43enne è stato fermato dagli agenti, in collaborazione con la Polaria e il commissariato di Fiumicino, subito dopo il suo arrivo a Roma.
Proveniente da Santo Domingo, al momento dell’arresto, si è giustificato adducendo come scusa il fatto di essersi recato in quel paese in quanto imprenditore nel settore delle energie alternative e dunque in cerca di nuovi contratti. La realtà dei fatti invece, è risultata ben diversa. Accompagnato all’ospedale G.B. Grassi di Ostia, l’esame radiografico ha evidenziato la presenza di 96 ovuli contenenti cocaina purissima, ciascuno del peso di 4,5 grammi circa. Arrestato, l’imprenditore è stato ricoverato in attesa di evacuare tutti gli ovuli. Se posta sul mercato, la ‘polvere bianca’, opportunamente “tagliata” avrebbe reso circa 1,4 chili per un valore commerciale di oltre 110mila euro. L’indagine si inserisce nell’ambito dell’operazione “Saudade” dello scorso mese di maggio, che aveva già portato ad altri 5 arresti ed al recupero di un notevole quantitativo di stupefacente.
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