Fiumicino, in aeroporto si celebra la ‘Festa della Musica’ con l’esibizione della storica Fanfara dei Carabinieri
Di Redazione il 21/06/2024
L'evento, che si è svolto questa mattina presso la ‘Piazza’ del Terminal 1 partenze, ha visto protagonista per 45 minuti la Fanfara tra applausi, foto e video di centinaia di viaggiatori e operatori aeroportuali
Fiumicino (Rm) - Lo scalo internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, gestito da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, ha celebrato questa mattina la ‘Festa della Musica 2024’, ospitando un'esibizione della storica Fanfara della Legione Allievi dei Carabinieri di Roma, diretta dal Maestro Luogotenente Carica Speciale, Danilo Di Silvestro.
L'evento, dedicato ai passeggeri e alla comunità aeroportuale, ha visto protagonista per 45 minuti la Fanfara, tra applausi a più riprese, foto e video di centinaia di viaggiatori ed operatori aeroportuali, presso la ‘Piazza’ del Terminal 1 partenze, area nevralgica dello scalo, in cui da tempo l'arte, in tutte le sue declinazioni, trova spazio.
La Fanfara, costituita da 32 elementi, che affonda le sue radici nel 1820 a Torino, ha presentato un repertorio di 11 brani composto da marce militari e brani della migliore tradizione musicale italiana, come la ‘Semper Fidelis’, considerata la Marcia ufficiale del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, ‘Quattro Maggio’, la Marcia militare d'ordinanza dell'Esercito Italiano; ed ancora ‘Roma non fa la stupida stasera’ di Armando Trovajoli per finire con la ‘La Fedelissima’, la Marcia d'ordinanza dell'Arma dei Carabinieri, ed il ‘Canto degli Italiani’, l'Inno Nazionale Italiano.
Aderendo alle celebrazioni della Festa della Musica, Aeroporti di Roma "riafferma con convinzione la propria volontà di rendere l'aeroporto un luogo dove la bellezza, la cultura e l'arte italiane vengono esaltate e valorizzate, dove il passeggero può vivere esperienze coinvolgenti e inattese come assistere a una esibizione musicale o ammirare prestigiose opere d'arte, quali le tre vetrate trecentesche attribuite a Giotto di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, provenienti dalla Basilica di Santa Croce a Firenze; le statue di epoca romana concesse in prestito dal Parco Archeologico di Ostia antica; o ancora, installazioni contemporanee quali ‘Master of Mistakes’ dell'artista romano Daniele Sigalot o ‘Vertigine’ di Manuel Felisi”.
(ANSA)
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