Fiumicino, intitolata a Giulio Regeni la Biblioteca comunale di Villa Guglielmi
“Quella di Regeni è una vicenda inqualificabile, triste – ha aggiunto il sindaco – e che, nonostante il tempo passato, non ha ancora trovato una sua giusta conclusione. Giulio aveva la sola responsabilità di voler ricercare, conoscere, fare un’esperienza di studio in un Paese, l’Egitto, sempre in subbuglio, sempre al limite. Su questo efferato omicidio auspichiamo che si faccia chiarezza. Ci sono responsabilità anche molto alte ai vertici di uno Stato. Per questo leviamo un appello alle autorità nazionali perché continuino a lavorare per arrivare alla verità. Altrimenti rimarrà un buco nero che un paese civile non può accettare”.
“Oggi questa targa viene messa – ha spiegato il consigliere comunale Raffaele Megna – perché esattamente un anno fa in Consiglio comunale è stato votato un ordine del giorno, di cui ero primo firmatario, da tutta la maggioranza e anche dai colleghi Cinque Stelle. L’idea nasceva da una petizione pubblica dell’associazione “Alexandrea” Amici della Biblioteca Comunale di Villa Guglielmi, il cui presidente Mario Megna, che ha raccolto più di 600 firme, oggi era presente e ringrazio”.
“È un bel momento per la biblioteca di Villa Guglielmi – ha aggiunto il consigliere comunale Cinque Stelle Ezio Pietrosanti – che potrà avere un ruolo cruciale come crocevia della cultura. Intitolarla a Giulio Regeni è un modo bellissimo per ricordare una persona che amava lo studio, i libri, e la ricerca della verità”.
I genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, che non hanno potuto partecipare alla cerimonia, hanno inviato una lettera di ringraziamento di cui riportiamo un piccolo stralcio:
“Giulio amava i libri e sono stati i suoi migliori amici. Un pensiero particolare a tutti i bambini e giovani che si recheranno nella vostra biblioteca e potranno avvicinarsi, così, alla tragedia di Giulio. Per la nostra famiglia è importante essere affiancati da persone e ad iniziative che vogliono sostenere la ricerca di Verità e Giustizia, non facendo cadere nell'oblio la tragedia di Giulio, com'è ben simboleggiato dagli striscioni gialli e dai bracciali gialli”.
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