Fiumicino - "L' intervento del maestro Lenci sulla stampa locale ci fa molto piacere perché, - afferma Maria Carla Mignucci coordinatrice del Comitato Promotore SAIFO, - ci dà testimonianza che la battaglia che da anni abbiamo intrapreso inizia ad essere oggetto dell'attenzione della collettività locale e degli operatori turistici, ma allo stesso tempo ci permette di puntualizzare alcune cose. Aldilà delle motivazioni più epidermiche nell' affrontare la realizzazione della Liburna e cioè realizzare il sogno di una famiglia di artigiani di Fiumicino, i Carmosini, e dell'affermazione identitaria di una composita comunità che di radici storiche non ne riconosce molte, vi è qualcosa di più".

"Siamo partiti da una osservazione: perché Fiumicino è conosciuta? Per chi viaggia perché è sede del più importante hub aeroportuale italiano e tra i primi in Europa (prima della pandemia con oltre 42,1 milioni di passeggeri annui). Per i romani Fiumicino è uno dei luoghi migliori e soprattutto più accessibili posti dove andare a mangiare il pesce nelle centinaia di ristoranti presenti. Ma Fiumicino e il suo bellissimo ed estesissimo entroterra, - continua il maestro Oscar Carmosini, -  hanno bellezze archeologiche naturalistiche e agricole, che se coordinate, ben più e ben altro tipo di turismo possono attirare. Ecco perché per noi la Liburna è molto più di una semplice curiosità turistica da collocare in Darsena, a via Torre Clementina o in altro posto. Per noi accanto al museo delle navi a pochi metri dall'aerostazione del Leonardo da Vinci diventerebbe anche un moderno portale informativo su come si può passare il tempo, cosa andare a visitare, dove si può mangiare, dormire o acquistare".

"Noi immaginiamo un turista che arrivi tutto l'anno e che rimanga più tempo. Noi come SAIFO, - continua Licia Corradi, - siamo immediatamente disposti ad incontrare e a confrontarci insieme all'Amministrazione comunale il mondo della ristorazione e le loro eccellenze, però ora abbiamo necessità di raccogliere risorse per finire la Liburna e accettiamo qualsiasi tipo aiuto, anche il più fantasioso che tende a promuovere questo sforzo e ad attirare fondi. Chissà cosa succederebbe se il maestro gelataio Lenci inventasse un nuovo gusto a cui desse il nome Liburna e lo presentasse presso il Cantiere?".