Fiumicino, banda di ladri-attori: arrestata la “mente”
Fiumicino - In tre, ormai da tempo erano diventati il terrore dell’aeroporto di Fiumicino dove razziavano bagagli e trolley, portafogli e computer portatili, cellulari di ultima generazione e i-Pad.
Sulle loro tracce, allertati dalle segnalazioni dei passeggeri in arrivo ed in partenza dal Leonardo da Vinci, gli investigatori della Polaria che li avevano ribattezzati “ladri-attori” per la capacità di quello che è considerato la “mente”, finalmente arrestato, di escogitare sempre nuovi trucchi e “scene” per distrarre i viaggiatori.
L’uomo, B.H., 48 anni, kosovaro, era capace di fingere di cadere, e di farsi male, oppure di chinarsi in cerca di monete appositamente fatte scivolare a terra, per attirare su di sé l’attenzione mentre il complice rapidamente si impossessava del bottino. A completare il terzetto, dove ciascuno aveva un ruolo specifico, un altro complice, un uomo corpulento, con la funzione di palo.
Dopo indagini accuratissime gli investigatori agli ordini del primo dirigente, dottor Antonio Del Greco, sono riusciti ad arrestare il kosovaro. Per risalire alla sua identità è stata necessaria anche la visione di ore e ore di filmati del sistema di telecamere ad alta risoluzione disposte nelle hall dell’aerostazione.
Attualmente è stato fermato B.H. ma gli inquirenti danno la caccia ai due complici, probabilmente connazionali, che avevano scelto lo scalo romano come palcoscenico delle loro performance. Non è escluso che abbiano agito anche in altri aeroporti italiani.
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