Fiumicino, ‘ladro seriale’ in manette: beccato mentre spacca il finestrino di un’auto in sosta al centro commerciale
Di Maria Grazia Stella il 10/03/2025
Sono stati i carabinieri della stazione di via Anco Marzio che, impegnati in uno specifico servizio contro i furti nei centri commerciali ‘Wow’ e ‘Da Vinci’, hanno arrestato in flagranza un 28enne, trovato in possesso degli arnesi utilizzati per l’effrazione
Fiumicino (Rm) – Fine di un incubo per i residenti e i visitatori dei due grandi centri commerciali ‘Wow’ e ‘Da Vinci’ di Fiumicino dove negli ultimi tempi imperversano i furti sulle auto. Nel corso di uno specifico servizio è stato infatti finito in manette un 28enne beccato mentre stava spaccando il finestrino di una vettura con degli arnesi che poi sono stati sequestrati dai carabinieri che stavano effettuando il servizio di controllo negli shopping center.
I servizi contro i furti dei carabinieri
Sono stati i militari della Stazione di via Anco Marzio che sono stati impegnati in un mirato servizio volto alla prevenzione e repressione dei furti commessi nei centri commerciali ‘Wow’ e ‘Da Vinci’, specialmente quelli che riguardano le tantissime auto parcheggiate da residenti e turisti che affollano i numerosi negozi, vetture spesso prese di mira da alcuni ladri nelle ultime settimane.
Ladro seriale ‘pizzicato’ mentre spacca il finestrino di un’auto in sosta
Il servizio ha permesso di individuare e arrestare in flagranza un uomo, classe ‘97, che, utilizzando alcuni arnesi poi trovatigli addosso, è stato colto nell'atto di infrangere il vetro di un'auto parcheggiata in strada. Il 28enne è stato quindi raggiunto prontamente dai carabinieri appostati. Fortunatamente, la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata alla legittima proprietaria, che ha deciso di presentare una denuncia-querela per quanto subito.
La denuncia, gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico
All'esito della perquisizione l'uomo, come detto, è stato anche trovato in possesso di attrezzi atti all'effrazione, per i quali è stato denunciato a piede libero all'autorità giudiziaria.
Contattato telefonicamente, il p.m. di turno della Procura di Civitavecchia ha disposto gli arresti domiciliari, misura confermata dal giudice in sede di udienza di convalida, che ha deciso altresì di aggravare la misura con l'applicazione del braccialetto elettronico.

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