Fiumicino - Anche il 2012 è passato celebrando ormai il rito dell’ennesima proroga di Malagrotta. Passano gli anni, passano sindaci e ministri, ma il rito pagano tutto romano della deroga alle leggi ed alle normative non passa mai di moda.

 

 

 

“Oggi ci ritroviamo non solo la proroga di Malagrotta, ma anche l’indicazione di Monti dell’Ortaccio, sempre nella Valle Galeria, quale discarica “provvisoria”, in barba alle mille controindicazioni puntualmente elencate dai cittadini, da quelle di ordine medico sostenute anche da un recente rapporto della regione Lazio, a quelle di ordine idraulico e geologico (c’è una falda affiorante con tanto di laghetto), a quelle di ordine logico e morale (30 anni di discariche in Valle Galeria possono bastare)”, dichiara il Comitato rfiuti zero Fiumicino.

 

 

“Per uno strano concetto di legalità, tutto questo è reso lecito da un decreto del Commissario Sottile, a cui adesso si cerca frettolosamente di mettere una pezza. Ma le sorprese non finiscono; avremo un super commissario che si occuperà dell’intero problema dei rifiuti nel Lazio; secondo il ministro a breve ci sarà l'emanazione di un decreto che fisserà le misure urgenti da realizzare entro 60 giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive Eu e le leggi nazionali”, prosegue.

 

 

“Strano paese l’Italia, dove serve un decreto per far rispettare direttive europee e leggi nazionali! Sappiano per esperienza che quando si parla di rifiuti non basta spesso nemmeno la magistratura e Clini pensa che col decreto basteranno 60 giorni per fare quello che non si è fatto in anni; un decreto, si specifica, che si baserà su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia, ma che punterà anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualità, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti”.

 

 

“Ad esempio sul mega impianto a biogas a Maccarese (terzo impianto italiano per dimensioni, primo nel centro sud), ci spiegate perchè si deve fare un impianto industriale in zona di riserva naturale statale dove le emissioni di biossido d’azoto supereranno probabilmente il limite di legge annuo di 40 microgrammi, a meno di 200 Mt dalle case ed a poco più di 2 km in linea d'aria dagli impianti della Maccarese spa già essi di rilevanti dimensioni, con circa 14.000 abitanti nel raggio di meno di 2 km, sulle linee di atterraggio dell’aeroporto di Fiumicino (e quindi con l’inquinamento derivante), a meno di 100 Mt dalla ferrovia ed a poco più dalla statale Aurelia e dalle autostrade?”, chiede il Rifiuti zero Fiumicino?

 

 

“Quale è il concetto di legalità che è dietro tutto questo? Come può essere autorizzabile un tale assurdo? Non è possibile continuare ad imporre soluzioni non accettate dai territori, i Cittadini non si fidano più delle rassicurazioni di istituzioni che nel tempo hanno dimostrato totale inaffidabilità, causando dissesti ambientali e morte. Quello che intende fare Clini è rendere legale scelte ingiuste che colpiscono territori e popolazioni, con buona pace di passati, attuali e futuri amministratori. Ora tutti assorbiti dalla campagna elettorale”.

 

 

“Che si riparta da zero, da Rifiuti Zero, questo deve essere il compito del super commissario, altro non serve; avete fatto passare due anni di emergenza senza combinare nulla, perdete almeno 6 mesi per mettere in campo un progetto serio”, propone il comitato.