Fiumicino – Mancano i parcheggi e così fioccano le multe per i lavoratori dell’aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino. Dopo le segnalazioni degli stessi dipendenti, a denunciare la situazione è Giovanni Oliverio, sindacalista Fim-Cisl e componente del Direttivo Regionale del Lazio, che si rivolge ai senatori e deputati eletti nel Lazio, ai consiglieri regionali e ai sindaci di Roma e Fiumicino per esporre il problema sollecitando il loro intervento.

Questo il testo della nota inviata:

“Con la presente desidero portare alla Vostra attenzione un problema che sta diventando un vero e proprio salasso per i lavoratori aeroportuali di Fiumicino, la mancanza di parcheggi a disposizione. Per tutta una serie di motivi, che sono riportati nel comunicato (sotto riportato) del 25 agosto 2016, molti dipendenti ogni giorno sono costretti, pena il doversene tornare a casa senza lavorare, a parcheggiare male e in modo pericoloso la propria vettura nei posti più impensabili, proprio a causa della carenza di posti auto a loro riservati, ad esempio in via Francesco De Pinedo.

Quotidianamente i vigili urbani di Fiumicino non possono far altro che elevare decine e decine di multe e rimozioni ai lavoratori, spesso precari e sotto pagati. Purtroppo però il gestore aeroportuale, Aeroporti di Roma, concessionaria di Stato, non mette in condizione il lavoratore di non trasgredire e fa ‘orecchie da mercante’, non ha mai affrontato seriamente e concretamente questa piaga, infatti mentre i parcheggi riservati ai passeggeri (con tariffe che arrivano anche a 5,50 euro all'ora) sono "alti, belli e biondi" quelli (pochi) riservati ai dipendenti sono in condizioni pietose e in grave carenza di disponibilità rispetto alla richiesta.

Ora, tralasciando il fatto che in un sito lavorativo che genera un indotto di circa 50.000 dipendenti non si sia ancora fatto un progetto di mobilità alternativa e sostenibile, accettare anche questa dispendiosa e ingiusta "presa per i fondelli" appare davvero TROPPO. La situazione è insostenibile e sta esasperando i lavoratori. Invio, per le opportune iniziative a tutela di chi esce da casa ogni giorno per fare il proprio dovere di lavoratore, e invece si ritrova, come premio a fine turno, una bella multa che supera addirittura il compenso giornaliero percepito”.