Fiumicino - “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente del consiglio comunale, Mauro Gonnelli. - ha dichiarato Raffaello Biselli, vicepresidente consiglio comunale - Il ruolo di garante che da oggi è chiamato a ricoprire dopo il via libera del consiglio comunale all’ambizioso e condivisibile patto di fine mandato, sarà un compito difficile ma stimolante per dare alla città quegli strumenti che le servono per avviare un piano di rilancio e sviluppo economico ormai non più prorogabile. È necessario ora, dopo alcuni mesi di impasse politica, riattivare le commissione propedeutiche che dovranno lavorare per centrare quegli obiettivi inseriti dalla maggioranza nel patto di fine legislatura”. Mentre Biselli già fa gli auguri al ritrovato Gonneli, Cutolo grida già alla farsa. “La nomina del vecchio-nuovo presidente del consiglio comunale, Mauro Gonnelli, e il fantomatico patto di fine mandato approvato oggi dall’aula, sono l’ennesima farsa di una maggioranza che ha ormai sta rasentando il ridicolo. - tuona Claudio Cutolo dell'Idv - Il nuovo libro dei sogni presentato alla città non solo testimonia il fallimento di questi nove anni di gestione Canapini, incapace di centrare almeno uno degli obiettivi inseriti nei due programmi elettorali del 2003 e del 2008, ma contiene una serie di bugie e falsità da censurare. I buoni propositi sul tema rifiuti non bastano, l’Idv chiede l’immediata revoca della delibera di giunta 111 del 2008 e una nuova delibera di consiglio che aggiri la 91 del 2008, votata dalla maggioranza. Documento che apre le porte all’installazione di un termovalorizzatore sul nostro territorio. Senza questi atti concreti, gli impegni del Pdl rimarranno tali, promesse spicciole come lo sono state la realizzazione del Ponte Due Giugno riproposto per l’ennesima volta, i B4A, il rilancio economico e occupazionale di Fiumicino e i vari punti confezionati nel patto di fine legislatura. Ora non ci resta che capire come questa maggioranza farà a portare a termine in poco meno di un anno quello che non è stata capace di fare in nove anni. Consci dell’esistenza di una via d’uscita che il Pdl continua a sventolare dopo ogni fallimento: lo scaricabarile verso la vecchia giunta di centrosinistra e gli enti extra comunali, chiamati in causa anche questa volta per giustificare l’ennesimo finto programma rifilato alla città”.