Fiumicino – In merito al ‘caso’ della studentessa di Padova che si è dichiarata a favore della sperimentazione animale, riceviamo e pubblichiamo una nota dell’associazione animalista ‘Memento naturae’ di Fiumicino:



“Dopo la disdicevole polemica di queste ore sul caso della studentessa di Padova, minacciata con offese e insulti sul web per aver dichiarato di essere viva grazie alla sperimentazione animale, Memento Naturae, pur non essendo stata direttamente chiamata in causa, ma per onestà intellettuale essendo spesso al fianco del Partito animalista europeo chiamato a dare una risposta in merito, intende precisare che:

non è nostro stile insultare o offendere in maniera sterile nessuno, sopratutto quando certi atteggiamenti non fanno altro che stuzzicare un falso buonismo ipocrita da parte di alcuni e strumentalizzazioni strategiche da parte di altri; chi ci mette la faccia e attacca direttamente le centrali politico-finanziarie di potere senza bisogno di maschere non ha certo alcun interesse a farsi intrappolare dalle reti gettate dal sistema pronte ad incastrarti o denigrarti mediaticamente; questa ulteriore vicenda dimostra ancora una volta, quanto i sostenitori della sperimentazione animale mai come oggi siano in chiara difficoltà e abbiano bisogno di essere difesi viste le ormai sempre più numerose contro-verità che ne stanno decretando il loro completo fallimento.


Ci sembra piuttosto strano che dichiarazioni di questo tipo avvengano sempre in momenti precisi, caratterizzati da cambiamenti radicali di una certa visione ed abbiano una valenza mediatica e riscontro su tutte le prime pagine dei giornali, mentre i più importanti incontri per far conoscere la controparte scientifica a favore dei metodi alternativi, come per esempio il convegno del 25 settembre "Fermiamo la vivisezione", cui sono intervenuti anche importanti parlamentari delle più importanti correnti politiche, non abbiano di certo avuto la stessa spettacolarizzazione da parte dei media.


Detto questo vorremmo aggiungere anche sulla dichiarazione fatta dalla ricercatrice e cioè che "E' viva grazie alla sperimentazione animale", perchè si dovrebbe escludere a priori la possibilità reale che ‘LEI SI SIA AMMALATA GRAZIE ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE’? In conclusione, poi, dal momento che la risposta alla Simonsen è stata fornita da due ricercatrici che fanno parte della squadra che compone il tavolo ministeriale sui metodi alternativi, inaugurato il 4 aprile del 2013 dall'allora ministro Balduzzi ed ora fermo al box grazie al poco interessamento dell'attuale ministro della Salute Lorenzin, perchè la dottoressa visto il notevole interesse che sta suscitando con i media e con personaggi come Renzi, Giovanardi e Garattini (strano vero?) accorsi per dimostrarle subito solidarietà, non chieda a loro di fare pressione sul ministro per rendere pubblica la copiosa documentazione che prova in maniera inoppugnabile quanto sia superata la sperimentazione animale?".
Riccardo Oliva, presidente dell'associazione Memento naturae.