OSTIA - Circa 30.000 capi con falsi marchi sequestrati alla dogana dell'aeroporto di Fiumicino da parte della Guardia di Finanza e del Servizio Antifrode dell'Agenzia delle Dogane. I responsabili sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per importazione e ricettazione di merci contraffatte. I finanzieri ed i funzionari doganali, che ogni giorno effettuano il controllo, hanno individuato, tra le migliaia di colli che - per circa 150.000 tonnellate l'anno - giungono, ogni giorno, nella Cargo City del "Leonardo Da Vinci", alcune spedizioni di provenienza comunitaria recanti generiche indicazioni di natura doganale. I colli, provenienti dalla Grecia - attraverso cui, sempre più spesso, transitano merci di origine cinese destinate al mercato europeo - sono stati, quindi, ispezionati dai militari e dai doganieri che, al loro interno, hanno rinvenuto, occultati da carichi di copertura, capi ed accessori d'abbigliamento di ottima fattura, ma falsi. La particolare tipologia delle merci sequestrate - giacche e giubbotti estivi, accuratamente confezionati e contrassegnati, persino, da un falso codice anticontraffazione; scarpe, borse, portafogli ed occhiali da sole, minuziosamente rifiniti con custodie e cartellini - avrebbe reso, se immessa sul mercato clandestino, circa 7 milioni di euro. L'accuratezza del confezionamento evidenzia l'elevato livello qualitativo dei capi sequestrati, che, certamente, avrebbero potuto ingannare anche gli acquirenti più attenti. Nonostante la cura dei dettagli, però, i materiali utilizzati non reggono il confronto con quelli impiegati nel ciclo di lavorazione originale: mentre gli occhiali da sole, infatti, non filtrano adeguatamente i raggi UV, le borse, le scarpe e gli accessori di pelletteria sono realizzati con materiali più facilmente deteriorabili. L'operazione si inquadra nell'intensificazione dei servizi di contrasto della vendita di prodotti contraffatti nella Capitale disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma.