Fiumicino – Lancio di accuse al vetriolo tra il gruppo del Partito democratico e la maggioranza di centrodestra. E la campagna elettorale a Fiumicino è avvelenata dopo le denunce di ieri a Calicchio e Montino. E la replica di questa sera dei democratici.


“Vediamo che a ranghi uniti il Gruppo del Pdl è intento a far funzionare la macchina del fango contro Esterino Montino, candidato sindaco del Partito democratico. Per farlo addirittura sostiene che il candidato sindaco del centrosinistra sarebbe tra coloro che hanno consegnato le terre di Maccarese ai Benetton. Una ricostruzione degna dell'assurdo che, tra l'altro, non tiene conto come la famiglia Benetton le acquistò circa 15 anni fa dall'Iri (società dello Stato) quando Montino già era impegnato altrove in ruoli istituzionali di prestigio, per una cifra intorno ai 93 miliardi di lire e dietro l'impegno scritto di mantenere la destinazione agricola e l’unitarietà del fondo”, dichiara il gruppo del Partito democratico di Fiumicino.

 
“Dire che l'attuale situazione in cui versa l'aeroporto è colpa di Montino e della sinistra quindi è una scempiaggine bella e buona. Come dipingere il decennale sindaco del centrodestra di Fiumicino come una Cenerentola al cospetto di AdR, la dice lunga della sudditanza di questa maggioranza politica davanti ai poteri forti. Quando si parla dell'aeroporto, Montino e tutto il centrosinistra sono certi di non volere la quarta pista. In alcune recenti interviste a Gonnelli invece, i ‘però, i vediamo e i forse’ espressi sull'argomento generano parecchia confusione e lo fanno assomigliare al 'sor tentenna'. Ma i cittadini di Fiumicino vogliono posizioni chiare, soprattutto su temi che investono il futuro della loro città", sottolineano al Pd.


Il gruppo Pdl, in una nota diffusa ieri, aveva dichiarato: “Calicchio deve essersi beccato anche lui il virus ‘montiniano’ della memoria corta. Prima il suo capo, il pendolare Montino, che sbraita ai quattro venti dicendo, ‘mai con noi chi ha appoggiato Canapini’, e un minuto dopo afferma: Caroccia sta con noi. Poi Calicchio, che paragona Raffaello Biselli, eletto come indipendente ed espulso dal Partito (anti)Democratico per non essersi allineato alle direttive il stile Soviet dei capi, alla banderuola Caroccia, campione del mondo del salto della quaglia, l’uomo che ha fatto della politica un patronato e ora chiede di uscire dalla logica del Paese”. E aveva proseguito: “E alla fine ci fa pure la morale sull’aeroporto. Peccato che a differenza di Caroccia, Biselli non abbia mai chiesto una poltrona, abbracciando un percorso politico chiaro, sostenuto dai cittadini, senza fare un po’ di qua e un po’ di là. E peccato che sulla questione aeroportuale Montino e il centrosinistra qualche peccatuccio ce l’abbiano. Chi fu a vendere i terreni della ex Maccarese a Benetton, azienda che detiene il pacchetto di maggioranza di AdR? Massimo D’Alema nel 1998. Chi Governava la Regione Lazio e il Comune di Fiumicino in quegli anni? Il centrosinistra. E chi era il rappresentante sindacale che tradì i dipendenti della ex Maccarese, voltando loro le spalle e approvando l’accordo di svendita dei terreni a Benetton? Esterino Montino”.


“E ancora: chi fu a privatizzare AdR senza inserire nei contratti, clausole rigide che obbligavano la società di gestione a non vendere pezzi dell’azienda e salvaguardare i livelli occupazionali? Il centrosinistra. Però la colpa di tutto il caos all’interno del Leonardo Da Vinci per Montino e soci è di Canapini, che siede nel cda di Aeroporti di Roma con una quota che non arriva nemmeno al 3 per cento (perché tanto è il pacchetto di Comune di Fiumicino, Roma e Regione Lazio). Facile oggi dire, non vogliamo la quarta pista e che si speculi su Fiumicino. Dov’erano prima, quando si decidevano davvero le sorti di questo Comune? Sull’aeroporto lascino stare, farebbero più bella figura a tacere”, concludeva la nota del centrodestra.