Fiumicino - Si chiama “Paesaggi del silenzio. Itinerari nel Comune di Fiumicino”. Un reportage, di Alessia Cerqua, dettagliato, sui paesaggi della Riserva.

 

 

 

La mostra fotografica si terrà l'8 e il 9 marzo dalle 10 alle 18 al Castello di Maccarese, in Viale di Castel San Giorgio e verrà replicata il 22 e 23 marzo a Villa Guglielmi, in Via del Faro a Fiumicino.

 

 

 

L’evento è patrocinato dal Comune di Fiumicino, finanziato con i fondi di un bando pubblico, messi a disposizione dal ministero dell'ambiente per progetti e iniziative culturali per interventi relativi alla salvaguardia del territorio della riserva del litorale.

 

 

 

All’interno della mostra una sezione “speciale” sarà dedicata ai lavori realizzati dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Fregene Passoscuro riguardanti la salvaguardia e riqualificazione delle Dune della Macchia Mediterranea presenti nelle aree della Riserva Naturale del Litorale Romano.

 

 

 

 Gli stessi alunni con la collaborazione delle famiglie, del gruppo Dolcespiaggia e delle altre associazioni locali, hanno realizzato nei mesi scorsi i cartelloni informativi che illustrano ai visitatori e turisti di Passoscuro le caratteristiche delle dune e della macchia mediterranea ed il valore storico-culturale della località marina a nord del Comune di Fiumicino.

 

La mostra Paesaggi del Silenzio, è quindi  anche un evento di psicogeografia e mappatura partecipata, finalizzata alla costruzione di un atlante collettivo degli immaginari e delle sensazioni del territorio.

 

 

“Le immagini dei nostri paesaggi - afferma l’Assessore all’Ambiente, Gino Percoco, che prosegue -, quelle che abbiamo impresse in noi, rappresentano una parte integrante della nostra vita, che dimentichiamo, ma che rappresenta il nostro imprinting. Spesso,  presi dalla velocità quotidiana, releghiamo in un angolo della nostra anima, sentimenti ed emozioni.

 

 

 

 

Percorrendo anche solo con la mente, le strade che attraversano i paesaggi della Riserva, ritroviamo momenti e ricordi legati ai colori del paesaggio oppure a un evento o momento particolare della nostra vita. Ma la cosa più sorprendente è che ogni immagine accompagna uno stato d’animo diverso, a seconda del paesaggio,  infatti, ci sono emozioni e sentimenti che mutano con il mutare dei colori, della natura, della vegetazione.

 

 

 

Quindi, osservando le foto realizzate dall’Architetto Cerqua, ho potuto scorrere con il pensiero le immagini della mia vita, legate al paesaggio e ai luoghi della mia giovinezza e ora della mia maturità: è come se osservando, mi fossi immerso realmente tra quei campi, tra quegli alberi con le fronde agitate dal vento, tra quei sentieri e quelle staccionate. Trovarsi con il corpo in un posto, ma sentirsi con gli occhi e con la mente immersi nella natura anche un po’ selvaggia, di questo nostro territorio.

 

 

 

Credo che queste immagini ci offrano la possibilità di apprezzare ancor di più la bellezza dei nostri paesaggi, che dobbiamo a tutti i costi preservare per dare la possibilità anche alle future generazioni, di poter vivere un’esperienza interiore così intensa, che ci viene regalata solo dalla bellezza della natura”.