Fiumicino - Altri cinque corrieri della droga sono caduti nella rete delle Fiamme gialle dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino.


I primi a finire in manette sono stati 2 cittadini tanzaniani, provenienti dal Nairobi, che hanno tentato di introdurre in Italia oltre 7 chili di eroina, del tipo brown sugar, ben nascosti all’interno di un sofisticato doppiofondo ricavato nei bagagli. Non sono però riusciti ad  ingannare il fiuto di Urmo, il delizioso pastore tedesco in dotazione alla guardia di finanza, che, avvicinatosi alle valigie, non ha esitato a segnalare al suo conduttore il carico sospetto.   


Più ingegnoso il  sistema di occultamento utilizzato da un cittadino portoghese,  proveniente da San Paolo del Brasile, che aveva disciolto la droga, circa 4 chili di cocaina, all’interno di numerosi  flaconi di shampoo.


Sullo stesso volo vi era un altro corriere, anch’egli portoghese, che ha tentato di oltrepassare il filtro apprestato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino mischiandosi tra la folla di passeggeri in uscita. Peccato che il suo comportamento anomalo non è sfuggita all’occhio dei militari presenti al varco degli arrivi internazionali che, dopo averlo fermato per un controllo, hanno trovato nel suo zaino un involucro con oltre un chilo di “polvere bianca”.


Lo stato di nervosismo è stato fatale per un camerunense che, dopo essere stato accompagnato all’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia, è stato sottoposto ad esami radiologici che hanno svelato la presenza di ovuli nell’addome. Questi ultimi, una volta espulsi dal corpo dell’uomo, sono risultati contenere oltre un chilo e mezzo di stupefacente che, in caso di rottura della pellicola esterna del contenitore, avrebbe potuto causare la morte istantanea per ’”overdose”.


I 5 narcos arrestati sono stati tutti condotti presso il carcere di Civitavecchia, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per traffico internazionale di droga.