Fiumicino - Dimesso dall’ospedale Agostino Gemelli di Roma dove era stato ricoverato in stato confusionale causato dalla somministrazione di un potente sonnifero, un cittadino italiano di 48 anni ha denunciato negli uffici del commissariato di Fiumicino  la sua ex compagna. Agli agenti diretti dal primo dirigente, dottor Filiberto Mastrapasqua, l'uomo ha raccontato quanto avvenuto nella giornata del 4 dicembre scorso. Quel mercoledì il 48enne si trovava nei pressi della sua abitazione a Fiumicino in compagnia di N.G., una cittadina rumena di 44 anni, con la quale in passato aveva avuto una relazione sentimentale. La donna, dopo avergli offerto con insistenza una bevanda che lo aveva stordito, si era poi introdotta nel suo appartamento derubandolo del portafogli, delle chiavi di casa e dell’auto, di un cellulare, delle carte di credito e del libretto degli assegni.  Inoltre, prima di andarsene e di chiudere a chiave l’appartamento con la vittima all’interno, aveva aperto la cassaforte e prelevato alcune migliaia di euro.

 

Dopo essersi svegliato parecchie ore dopo l’uomo era riuscito a chiedere aiuto e dopo l’intervento del personale del 118 era stato ricoverato al nosocomio romano. Le sue condizioni, rese ancora più gravi da patologie pregresse che la sua ex non poteva non conoscere, avevano spinto i medici dell’ospedale a trattenerlo nella struttura, tenendolo in osservazione per 48 ore, in quanto il principio attivo contenuto nel sonnifero avrebbe potuto pregiudicare il suo stato di salute. Le indagini svolte dagli investigatori agli ordini del dottor Mastrapasqua, hanno permesso, in breve tempo, di individuare la donna che ieri sera, dopo essere stata informata del motivo per il quale era ricercata, è stata accompagnata in ufficio. Il fermo si è reso necessario in quanto è emerso che la diabolica donna aveva programmato di tornare al più presto in Romania, sentendosi evidentemente braccata. Indiziata del reato di tentato omicidio, sequestro di persona, furto ed anche di uso fraudolento di carte di credito per aver utilizzato una delle carte rubate per prelevare 1.500 euro è stata condotta in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.