Parco Leonardo, in attesa del collaudo il parco brucia
Parco Leonardo – Invece dell’atteso collaudo c’è stato un devastante incendio. Un rogo che la notte tra lunedì 27 e martedì 28 agosto ha distrutto il parco di via Mantegna, nel comprensorio Polis di Parco Leonardo, nel comune di Fiumicino. Ad essere interessato dalle fiamme il giardino pubblico che si trova nei pressi del cavalcavia, ultimato ormai da cinque anni ed in attesa del “famoso” collaudo prima di poter essere frequentato dai circa 9.000 residenti del quartiere.
Furibondi e amareggiati i cittadini che dalle loro finestre hanno visto andare letteralmente in fumo verde, arredi&co. Tutto bruciato. Il parco versava nel degrado più totale, con sterpaglie alte e incolte. “Adesso”, dicono nel quartiere, “a correre lo stesso rischio è il parco più grande, che aspettiamo da una dozzina d’anni, ossia da quando è nato Parco Leonardo. Anche questo spazio è degradato e abbandonato. Gli sterpi sono alti oltre un metro e mezzo. Sospettiamo anche”, ipotizzano, “che il rogo dell’altra notte sia stato un segnale di esasperazione nei confronti di un’amministrazione che ci ha abbandonati, mentre il quartiere continua a restare privo dei servizi principali. Gli abitanti aumentano ma le scuole scarseggiano. Un liceo? Neanche a parlarne. L’anno prossimo”, proseguono, “scadrà la convenzione: e allora che succederà?”. Su facebook i residenti hanno commentato indignati l’accaduto. “A quando il collaudo?”, si sono chiesti beffardi. E le risposte, tante, non sono mancate.
“Il rogo che ha devastato il parco ha un unico colpevole: l’amministrazione comunale e il lassismo della maggioranza di centrodestra”, interviene Claudio Cutolo, capogruppo di Italia dei valori al comune di Fiumicino. “Quel parco, nato come opera a scomputo del comprensorio di Parco Leonardo, è terminato ma non viene preso in consegna. Negli ultimi mesi ho denunciato a più riprese la situazione chiedendo, anche in consiglio comunale e nelle commissioni competenti, un intervento urgente per sbloccare l’impasse e risposte chiare per capire i motivi che portano l’amministrazione a non adottare un parco pubblico inserito nella convenzione urbanistica di Parco Leonardo”, spiega Cutolo.
“Niente da fare: il parco rimane chiuso, sbarrato ai cittadini, lasciato all’incuria e al degrado. Di risposte neanche l’ombra. Il risultato: il rogo dell’altra notte. La dimostrazione palese che questa maggioranza è incapace di governare e di prendersi le proprie responsabilità”, conclude il consigliere dipietrista.
“Ancora non conosciamo per quale motivo non si proceda da parte dell'amministrazione di Fiumicino al collaudo e presa in carico di quello che una volta era un parco per bambini. Sarebbe ora di organizzare una protesta per richiamare l'attenzione su questo scempio: a farne le spese i bambini che non possono goderne e che quando magari sarà aperto saranno già all'università”, scrive un residente di Polis su facebook, esasperato.
“E’ arrivato il tempo di darsi una mossa e incominciare a richiedere quello che è di tuo diritto”, aggiunge un altro cittadino. “E' un logorio continuo”, replica un altro: “così si fiaccano anche i più tenaci e disponibili per il bene del quartiere e della comunità. E non vi nascondo che un po’ di stanchezza la comincio ad avvertire anche io. Comunque, scriverò al comune anche di questo sfregio”.
“Io comunicherò alla commissione urbanistica del comune quanto è avvenuto nel parco adiacente a Polis per conoscere a che punto siamo con il collaudo e quali sono eventualmente le problematiche che bloccano il collaudo. Il mio punto di contatto è Paolo Calicchio membro della commissione urbanistica”, annuncia, pieno di buona volontà, il cittadino. Che invita l’amico a rivolgersi per “risposte” all’assessore all’urbanistica Mario Russo.
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