Fiumicino, Poggio: "Lega Lazio commissaria il direttivo locale? Decisione gravissima, me ne vado"
Oggi ragazzi e ragazze che in questi mesi, pur di fronte ai pesanti scivoloni dei vertici nazionali e regionali, hanno comunque tenuto la barra dritta senza abbandonare una nave alla deriva (sarebbe stato più conveniente), pagano non per propri errori o chissà cosa ma per le decisioni di due persone, il Senatore De Vecchis e il collega Vincenzo D’Intino, che a differenza nostra e loro hanno scelto un’altra strada. Non potendo fare ritorsioni contro i due fuoriusciti i vertici regionali della Lega hanno deciso di scagliarsi, con una violenza politica inimmaginabile, contro ragazzi e ragazze per bene, puliti, che politicamente non hanno più nulla a che vedere con chi se n’è andato ma che, naturalmente, con loro negli anni scorsi hanno condiviso una militanza e dunque anche un’amicizia.
Dopo l’uscita di De Vecchis e D’Intino abbiamo immediatamente dichiarato in colloqui privati ai vari coordinatori laziali che, pur di fronte una condotta che a livello nazionale e regionale facevamo fatica a comprendere, saremmo rimasti fedeli alla parola data chiedendo però un rilancio del partito. Abbiamo continuato le nostre lotte, non ultima sul centro di trasferenza, mettendoci la faccia e facendo seguire al nostro cognome la denominazione Lega.
Per tutta risposta è stato deciso di commissariare il partito, come fosse roba loro, e consegnarlo probabilmente nelle mani di chi in questi anni non ha mai lavorato per il bene del territorio ma ha solo lusingato i potenti di turno gettando fango sul nostro gruppo per accaparrarsi qualche delega e appiccicarsi un paio di stellette sul petto da sfoggiare nelle serate di gala. Questa decisione, vale la pena precisarlo a chiare lettere, mina la compattezza del centrodestra a Fiumicino e rischia di creare una pensante e insanabile spaccature in vista delle elezioni del giugno 2023. Se questa è la Lega che vogliono se la prendano pure. Il nostro percorso ce l’abbiamo bene in mente, con o senza quel simbolo. Si tengano la scatola vuota, il contenuto lo portiamo con noi".
Lo dichiara in una nota Federica Poggio.
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