Fiumicino – E’ stata pizzicata all’aeroporto di Fiumicino mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto a Belgrado, nella ex Jugoslavia. La donna, J.M., 30 anni, serba, latitante da due anni, era ricercata in tutta Italia con 15 identità diverse. Alle spalle più di 50 denunce per furti in appartamento in un ipotetico “giro per l’Italia” che l’aveva portata da Trieste fino alla Sicilia.  A completare il curriculum 10 denunce per possesso di arnesi atto allo scasso e una per rapina.

Ad arrestare la malvivente, “ladra di professione” o, come recita la legge, “per pendenza, gli agenti della polizia di frontiera di stanza al Leonardo da Vinci. La 30enne era considerata un vero e proprio Arsenio Lupin in gonnella, “specialista” in furti d’appartamento. Era ricercata  dal settembre del 2010 in quanto colpita da un provvedimento di cattura dovendo espiare la pena di 14 anni, 9 mesi e 7 giorni di reclusione, oltre ad un anno, 1 mese e 10 giorni per un cumulo di pene emesse dal tribunale di Pistoia.

Nel corso degli anni la donna era stata identificata con 15 alias diversi. Gli uomini diretti dal direttore della Quinta zona, Antonio Del Greco, e coordinati dal primo dirigente, Rosario Testaiuti,  l’hanno sorpresa mentre era in procinto di partire per Belgrado. Probabilmente, sentiva il terreno scottare sotto i piedi. Infatti, nonostante la nuova identità esibita, non è riuscita ad ingannare i controlli. Una volta sottoposta ad accurati controlli ed ai riscontri fotodattiloscopici, è stata arrestata e condotta presso il carcere di Civitavecchia dove dovrà scontare 15 anni di carcere.

L’operazione rientra nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal dirigente Del Greco, con il coordinamento del primo dirigente, Testaiuti, in questi giorni di grande traffico allo scalo romano.