Fiumicino – Avevano razziato profumi e sigarette, liquori, i-pad e smart-phone, e costosi capi di abbigliamento dai duty free shop e dai negozi dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Per un valore di diverse migliaia di euro. Ma, benché abilissimi nel trafugare le merci utilizzando borse e tasche schermate nonché nell’alleggerire i passeggeri di portafogli e borse, due stranieri, ladri “pendolari”, sono stati individuati e arrestati dagli agenti della Polaria di Fiumicino.

 

 

 

 

 

I due malviventi, entrambi dei “professionisti del settore” ed entrambi con numerosi precedenti penali per furto – sono stati rintracciati dagli investigatori in base alle numerose denunce sporte dai commercianti di Fiumicino.

 

 

 

Nel primo caso, dopo aver analizzato le denunce presentate dagli esercenti, gli uomini della Polaria hanno ricostruito il modus operandi di  un  bulgaro di  42 anni, giunto a Fiumicino con un volo proveniente da Sofia.

 

 

 

Lo straniero, consapevole di trovarsi in un’area “sterile”, si era organizzato in maniera tale da ripulire  - durante le poche ore di permanenza allo scalo – e quindi riempire due grosse valigie con profumi e generi di duty free sottratti nei prestigiosi negozi dell’aerostazione.

 

 

 

 

Riempiendo i propri bagagli - accuratamente modificati per tentare di eludere i sistemi elettronici antitaccheggio - di ogni genere di beni di consumo (sigarette, hi-tech, liquori, vestiti),  dopo aver razziato diversi esercizi commerciali ha cercato di reimbarcarsi su un volo per la Bulgaria ma è stato fermato e arrestato. Ad inchiodarlo anche i filmati ripresi dalle centinaia di telecamere presenti in aeroporto.

 

 

Nel secondo caso, grazie ad analoghi servizi è stato assicurato alla giustizia un altro habituè del crimine, un cittadino kosovaro di 48 anni, specializzato nei furti ai danni dei passeggeri.

 

 

 

Lo straniero è stato riconosciuto dalla squadra antiborseggio della polizia di frontiera come il responsabile – insieme ad altri due complici arrestati nei giorni scorsi - di una serie di furti commessi negli aeroporti di Roma e del territorio nazionale.   Il terzetto, dopo aver individuato la vittima di turno, la seguiva per diverso tempo sino al momento in cui poteva approfittare di un momento di distrazione, depredandola così dei bagagli.

 

 

 

Il trio adottava tecniche ben collaudate e pianificate, affidando a ciascuno un preciso ruolo in modo  da garantire a colui che si impossessava materialmente dei beni, la possibilità di defilarsi dalla scena senza che il malcapitato potesse accorgersene.

 

 

 

Per quanti riguardi i due arrestati, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto ex art 384 c.p.p.. Adesso si trovano a disposizione dell’autorità  giudiziaria per furti pluriaggravati in concorso con altri correi ed associati presso il carcere di Civitavecchia in attesa di essere giudicati.