Fiumicino – L’ultima moda tra i turisti che visitano la Città eterna? Rubare sampietrini e reperti trafugati nelle strade e nelle aree archeologiche della Capitale da riportare nel paese di origine come souvenir. A dare notizia di questi singolari furti la Polaria, la polizia di frontiera di stanza all’aeroporto di Fiumicino. Difficile pizzicare questi “appassionati” d’arte in quanto i metal detector rilevano soltanto i metalli. Soltanto negli ultimi sei mesi sono stati denunciati 10 visitatori che, in alcuni casi, si erano impadroniti di reperti di valore, tra cui un mosaico datato tra il I e II secolo a.c..

 

Tra i più incalliti ci sono i turisti del nord Europa, trovati in possesso dei pesanti blocchetti di leucitite, un tipo di roccia eruttiva tipica delle zone vulcaniche laziali, storicamente utilizzati per la realizzazione del lastricato stradale di vie e piazze romane. Il fenomeno si verificherebbe prevalentemente tra i passeggeri che viaggiano con le compagnie aeree low cost. Per tutti i viaggiatori “pizzicati” con questi oggetti scatta una denuncia per furto in stato di libertà, mentre i sampietrini e gli altri reperti trafugati vengono immediatamente restituiti agli enti competenti.