Fiumicino – Smantellata un’organizzazione di albanesi per favoreggiamento dell’emigrazione clandestina. Tra i malviventi anche un appuntato dei carabinieri, che “chiudeva un occhio” al momento dei controlli. La brillante operazione è stata condotta dagli investigatori della polizia giudiziaria del Leonardo Da Vinci.

 
Le indagini hanno preso l’avvio nei giorni scorsi dopo l’arresto di S.M., 30 anni, una cittadina italiana, fermata in aeroporto dalla polizia di frontiera mentre cercava di far entrare in Italia 3 albanesi. Gli stranieri sono stati trovati in possesso di carte d’identità italiane falsificate e di biglietti aerei acquistati con  false generalità, con destinazione finale Dublino.

 
Alla luce degli elementi acquisiti, gli investigatori della Polaria hanno immediatamente intuito di essere in presenza di una importante organizzazione criminale, che, attraverso canali precostituiti e ben radicati nella capitale, riusciva a dirottare verso il Regno Unito un rilevante numero di cittadini albanesi, fornendo loro sia documenti falsi sia appoggio logistico prima di favorirne l’esodo verso le destinazioni prestabilite.

 
Effettuando un’attenta analisi del materiale sequestrato e verificando i dati acquisiti con migliaia di liste passeggeri, gli inquirenti hanno individuato una serie di agenzie di viaggio dove i malviventi acquistavano i titoli di viaggio utilizzati per i loro loschi traffici.

 
Grazie a questa attività di intelligence, inoltre, gli investigatori hanno ricostruito l’ingegnoso modus operandi dell’organizzazione. In sostanza, la banda acquistava per gli albanesi desiderosi di emigrare alla volta del Regno Unito dei biglietti aerei che permettevano loro di accedere nell’area sterile dell’aerostazione, all’interno della quale un complice forniva loro una falsa identità italiana ed un biglietto aereo in grado di far raggiungere la meta desiderata.


Nel corso dell’operazione, gli agenti hanno individuato due cittadini albanesi, H.N. e F.F., entrambi di 43 anni che, sottoposti a sorveglianza discreta, hanno svelato il piano volto a favorite l’emigrazione clandestina di 4 loro connazionali, stavolta attraverso l’aeroporto di Ciampino. 


Grazie ai servizi e alle indagini svolte dalla Polaria del Pastine, sono stati rintracciati H.N. e F.F. mentre accompagnavano 4 loro connazionali allo scalo. Qui, avvalendosi della complicità di un militare all’arma dei carabinieri, i quattro albanesi venivano “agevolati” nei controlli di sicurezza e documentali. Ma questa volta è scattato il blitz degli agenti della giudiziaria e le manette ai polsi dei sette arrestati, finiti direttamente al carcere di Regina coeli di Roma.

 
Tre di loro, denunciati all’autorità giudiziaria in stato di arresto con la grave accusa di corruzione e favoreggiamento dell’emigrazione clandestina, tra cui l’appuntato dei carabinieri, arrestato in collaborazione con il locale comando dell’arma, rischiano pene pesantissime che vanno dai 5 ai 15 anni di reclusione.

 
L’operazione della polizia di frontiera è stata condotta dagli uomini diretti dal direttore della V Zona polizia di frontiera, Antonio Del Greco e coordinata dal dirigente dell’ufficio di frontiera Rosario Testaiuti.