Fiumicino  - Trascorsa l’estate è tempo di tracciare i primi bilanci relativi all’attività svolta dalla polizia di frontiera presso l’aeroporto ntercontinentale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino.

 

Ed è ciò che puntualmente la segreteria di base del sindacato Uil polizia ha fatto. Con risultati non certo soddisfacenti sotto il profilo della sicurezza per le migliaia di cittadini transitati allo scalo nei mesi trascorsi. “E la consapevolezza di non poter attribuire la colpa di questo insufficiente esito alla strutturazione del servizio impiegato, non concede alcuno spazio a dubbi di sorta”, affermano alla segreteria della Uil.

 

 

Secondo il sindacato di categoria, fino ad oggi la situazione di carenza di organico è stata impeccabilmente affrontata e risolta dal dirigente del reparto, Rosario Testaiuti, e da tutti i funzionari attivi nei relativi settori di competenza, nonché dal notevole spirito di abnegazione espresso da tutti i poliziotti in servizio, che il più delle volte si sono sacrificati in prima persona, nonostante gli impegni personali e familiari.

 

 

Ciò che preoccupa la Uil è “la cronica carenza di organico che attanaglia e soffoca l’attività di istituto della polizia di stato che opera in ambito aeroportuale”. Ciò che chiedono è “una rigenerante iniezione di ossigeno operativo con l’assegnazione di un nutrito contingente di nuove  unità professionali”

 

La Uil polizia promette battaglia su questo fronte per tutelare i diritti del personale dipendente, senza tralasciare l’imprescindibile salvaguardia della sicurezza dei cittadini, fondamentale impegno per gli appartenenti alle forze dell’ordine.

 

“Tra l’altro, l’arco temporale estivo rappresenta proprio il momento più critico per l’attività di Fiumicino, che però coincide anche con le ferie estive del personale dipendente”, sottolineano alla sigla.

 

“Proprio per cercare di assicurare, per quanto possibile, il sacrosanto diritto dell’istituto del congedo ordinario, spesso, per sopperire alle carenze vengono impiegati in servizio poliziotti che abitualmente lavorano in altri comparti, con conseguente sofferenza gestionale e necessità sacrificale di altri colleghi. E il più delle volte accumulo di lavoro, che non permette di assicurare il giusto supporto burocratico e logistico all’attività di prevenzione, in un vortice senza uscita”.

 

L’auspicio della segreteria di base della Uil polizia della Polaria di Fiumicino si sostanzia nella speranza di vedere se non risolte, quanto meno ridotte, le ingenti difficoltà nate dal protrarsi di questa condizione organica lacunosa, per permettere una gestione meno affannosa degli imprescindibili impegni istituzionali e garantire finalmente parametri di assoluta tranquillità per l’incolumità di chi transita e staziona in aeroporto.