Fiumicino - Quando tutte le sigle sindacali di un corpo come la polizia locale, alcune delle quali nemmeno troppo distanti da questa amministrazione, arrivano a diffidare un ente, in questo caso il Comune di Fiumicino, significa che c’è stato un cortocircuito. Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Di.Ccap e Rsu oggi mettono a nudo tutte le inefficienze di un’amministrazione che dopo aver chiuso le porte in faccia ai propri cittadini, dimostra di non aver alcun interesse nemmeno per i propri dipendenti.  Chiedere un tavolo negoziale, come hanno fatto le sigle sindacali della polizia locale, significa che da parte del sindaco Montino e della sua giunta non c’è stata alcuna volontà di ascoltare e risolvere il problema. Siamo di fronte a una rottura definitiva con la città. Il concetto di ‘noi siamo gli amministratori e voi gli amministrati’ non può passare.  Avevano promesso trasparenza, e di questa trasparenza non c’è traccia. Avevano promesso una partecipazione alle scelte amministrative ma a parte qualche assemblea sul bilancio partecipato, anche qui non c’è traccia. Avevano promesso di diminuire la Tarsu per favorire le piccole e medie strutture produttive, e ci ritroviamo con una tassa aumentata del 42 per cento. Avevano promesso sicurezza e oggi la città è in balìa della criminalità, torturata da rapine a mano armata, furti nelle ville e aggressioni. Avevano promesso di potenziare la polizia locale e oggi ci ritroviamo con un intero corpo che mette in mora l’amministrazione comunale.  Di questo passo toccherà aggrapparci alla Provvidenza affinché questa amministrazione non batta tutti i record… di negatività.  Lo dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Raffaello Biselli, Giuseppe Picciano, Giovanna Onorati, Federica Poggio, Roberto Merlini e Claudio Paolini.