Fiumicino – Dopo il “passaggio di consegne” dal Gruppo Acqua marcia Ip a Italia navigando relativo ai lavori per la realizzazione del porto turistico, restano ancora tanti dubbi sui tempi effettivi e sulla ripresa del cantiere.

Roberto Cini, presidente del circolo del Partito democratico Aldo Moro, si interroga sul presente e sul futuro dello scalo diportistico che, secondo i progetti, con i suoi 1445 posti barca dovrebbe diventare il più grande del bacino del Mediterraneo. “Eravamo stati gli unici circa sei mesi fa a sollecitare una presa di posizione forte di Italia Navigando, società del gruppo Invitalia che fa capo al ministero dell’economia, sollecitando direttamente il presidente del consiglio, Mario Monti, ed il sottosegretario Vittorio Grilli, appena insediati, facendo presenti le gravi carenze e l’anomala gestione dei lavori del Porto della Concordia”, dichiara Roberto Cini.

“Abbiamo quindi accolto con favore la notizia della rescissione consensuale dell’appalto con  Acquatirrena,  la riconsegna delle aree alla concessionaria Ip e l’assunzione al ruolo di general contractor a Italia Navigando”, prosegue: “nel frattempo, però, il cantiere risulta oltremodo abbandonato, senza un adeguato controllo, con parte della recinzione e dei cancelli divelti, con il rischio di diventare una nuova discarica. Abbiamo inoltre appreso dalle dichiarazioni del presidente di Italia Navigando, dottor Ernesto Abaterusso, l’intenzione di apportare sostanziali modifiche al progetto che, causa la crisi in atto, non risponderebbe più a criteri di convenienza economica e di procedere successivamente alla indizione di una nuova gara, tutto ciò prevedendo la ripresa dei lavori entro l’autunno”, precisa l’esponente del centrosinistra: “a questo punto, stando così le cose, il rischio, a nostro avviso, è quello di vedere iniziate una nuova telenovela senza fine”.

Perché? “In primo luogo, modificare il progetto rischia di rimettere in discussione la concessione rispetto ad eventuali ricorsi di altri soggetti interessati. Inoltre, queste eventuali modifiche quali effetti avranno sulla convenzione già stipulata? Saranno salvaguardate le opere pubbliche promesse?”, osserva Roberto Cini. Questi i principali interrogativi ai quali si aggiungono le problematiche legate alle vertenze con le ditte che hanno effettuato sino ad oggi i lavori, con alcuni soci di minoranza estromessi dai processi decisionali ed i dubbi rispetto alla provvista dei fondi occorrenti per far ripartire i lavori e dare corso ad una nuova gara d’appalto.

Da ultimo, il presidente del circolo si domanda se sarà “infine garantita la ricollocazione delle imbarcazioni attualmente stazionanti nel porticciolo del Faro ed affrontato una volta per tutte il problema di Passo della Sentinella”.  Per rispondere a queste domando, è stato nuovamente invitato il dottor Abaterusso a confrontarsi in una assemblea pubblica per dare assicurazioni ai cittadini in merito ai tempi, alle modalità ai quali mezzi  con cui si intende operare per una pronta e trasparente ripresa dei lavori. Nel frattempo, quello che necessita  è una pronta messa in sicurezza delle aree di cantiere. “Quello che è certo”, conclude, “è che non faremo passare l’estate senza che ai cittadini vengano date certezze ed assicurazioni in merito al destino del territorio e del lungomare di Fiumicino pesantemente degradati: altrimenti ci vedremo costretti a chiedere un nuovo intervento direttamente al premier Monti”.