Fiumicino, sequestrati 100 capi di abbigliamento con pelli di procione
Fiumicino – Erano destinati all’alta moda i 106 capi pregiati di abbigliamento che avevano colli e inserti realizzati con pellicce di procione, il cui nome scientifico è Procyon Lotor. Gli abiti sono stati sequestrati nei giorni scorsi all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino dal Nucleo operativo del Cites della guardia forestale in collaborazione con l’agenzia delle dogane di Roma.
La merce, stipata in 40 colli, era destinata ad una ditta romana d’alta moda. Gli abiti avrebbero potuto fruttare un guadagno illegale di circa 250mila euro, ossia 6mila euro a capo
Tutti i capi provenivano dalla Cina diretti ad una azienda della Capitale il cui titolare è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione delle disposizioni concernenti la Convenzione di Washington sul commercio di specie rare e minacciate d’estinzione.
Il procione, chiamato comunemente orsetto lavatore, è una specie tutelata da uno specifico regolamento comunitario riguardante gli animali da pelliccia, che ne consente l’esportazione solo da allevamenti certificati e riconosciuti negli Stati uniti e nel Canada. Gli aspetti sanzionatori e penali del mercato illegale sono regolamentati dalla Convenzione di Washington.
Per il Nucleo operativo del Cites di Fiumicino, particolarmente attento a questi tipi di importazione, si tratta del 6° sequestro di rilievo riguardante questa specie nel giro di un anno, ha spiegato il comandante Domenico Tedesco.
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