Fiumicino - Insegnanti vestiti di nero per testimoniare il lutto della scuola pubblica. L'istituto professionale Paolo Baffi di Fiumicino ha indetto per oggi una manifestazione davanti ai cancelli della scuola per protestare contro le famigerate 24 ore di lezione.

Non c'è pace per il mondo scolastico, nonostante sembra rientrato il problema legato al DDL Aprea  per gli insegnanti che oggi continuano a protestare sul ciglio di via Lorenzo Bezzi.

L'istituto più grande della provincia ha detto no all'occupazione permettendo agli studenti di riunirsi in assemblea di istituto aperta a professori, preside e personale Ata.

"Io come professoressa sono fiera di come i miei ragazzi hanno deciso di affrontare questo periodo di crisi. L'occupazione non può migliorare la situazione, anzi blocca le lezioni e può portare a danni all'isituto. Sono entusiasta del fatto che noi docenti, insieme a studenti e presidenza abbiamo formato un fronte comune per un grido di protesta serio ed intelligente". Ha dichiarato la professoressa di lettere dell'istituto Baffi, Annachiara Giordani. 
 

In seguito al flash mob dei docenti della sede di Fregene che giovedì scorso hanno corretto i compiti alla fermata dell'autobus, tutti i professori hanno preso parte ad una riunione sindacale per stilare un programma della azioni di protesta.

"All'ordine del giorno della riunione sindacale c'è stata la manifestazione di oggi ma soprattutto la decisione di eliminare il viaggio di istruzione di 3 - 5 giorni perchè vogliamo farci sentire anche dal mondo della ristorazione e del turismo". Ha concluso la professoressa Annachiara Giordani. 
 

Intanto le scuole di Ostia e dintorni, che per giorni hanno catalizzato l'attenzione con l'occupazione, nel weekend hanno fermato la forma di protesta. Gli studenti del Faraday, Labriola, Toscanelli e Anco Marzio hanno ripreso le lezioni mentre il Carlo Urbani e l'Enriques continueranno sino a domani, 14 novembre, quando prenderanno parte alla manifestazione nazionale in piazza del Popolo.