Fiumicino  - Via libera al raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. E’ stato infatti approvato oggi, su proposta del ministro delle infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, e del ministro dell’economia, Vittorio Grilli, il dpcm di approvazione dell’Atto unico costituito dalla convenzione per la gestione totale fino al 2044 e del Contratto di programma in deroga per il sistema aeroportuale di Roma Capitale, Fiumicino e Ciampino.


A distanza di una settimana dalla manifestazione organizzata sabato 15 dicembre a Fiumicino dal Comitato FuoriPista, il temuto Contratto di programma è stato approvato dal governo: termine ultimo il 31 dicembre. Non sono mancate le reazioni.

 

 

“Anziché ottimizzare i servizi esistenti, eliminando i disagi ai passeggeri, tutelando i diritti dei lavoratori, fornendo servizi efficienti per far sì che lo standard qualitativo dell'aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino sia ai livelli degli altri aeroporti europei, ecco cosa succede: arriva il via libera al contratto di programma per Fiumicino”, dichiara Anna Maria Anselmi, candidata a sindaco alle primarie del centrosinistra di Fiumicino.

 


In altre parole, il via libera all’ampliamento del sedime potrebbe avere, come temuto dalla sinistra, dai cittadini e da FuoriPista, pesanti ripercussioni ambientali e di salute. “Il governo Monti fino all'ultimo respiro della sua esperienza esistenziale tutela gli interessi di banche e di grossi imprenditori a scapito della cittadinanza e del territorio di Fiumicino, permettendo e perpetrando lo scempio ambientale sul nostro territorio, spazzando via di fatto parte della riserva naturale e parte della azienda agricola della Maccarese spa”, sottolinea Anselmi.

 

 

“Dal ministro Passera, ex capo di Banca Intesa, consulente per l’affair Alitalia e il suo salvataggio, nonché membro della cordata di imprenditori soci di Cai che si sono uniti per l’acquisto della stessa, non potevamo aspettarci altro. Si continua così il secondo “affare” a danno però di migliaia di cittadini che risiedono a Fiumicino”, prosegue.

 

Sinistra Ecologia Libertà di Fiumicino e la candidata Anna Maria Anselmi dicono basta a questi soprusi, a queste umiliazioni e sono pronti a compattare i cittadini in una protesta contro tali decisioni”. “Piano di sviluppo aeroportuale: ora serve un confronto serio”

 

 

“Ora serve un confronto serio sul piano di sviluppo aeroportuale”, chiede invece il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, commentando positivamente la definitiva approvazione del contratto di programma da parte del presidente del consiglio Mario Monti.

 

 

“L’aumento delle tariffe aeroportuali previste da contratto - afferma il sindaco Canapini - consentiranno di reperire le risorse necessarie all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e procedere all’ampliamento dello scalo per renderlo competitivo in campo internazionale. Gli investimenti previsti, con il conseguente aumento del numero dei passeggeri, avranno senz’altro effetti positivi sull’economia locale e sull’occupazione”.

 

 

 “Naturalmente il piano di sviluppo dovrà essere compatibile con l’ambiente e, soprattutto, non dovrà arrecare danni alla salute dei cittadini. Per questo chiediamo un serrato confronto con la società di gestione, la disponibilità a effettuare tutti i necessari approfondimenti e a recepire le proposte di integrazione e/o modifiche che - conclude il primo cittadino - l’amministrazione, consultati i cittadini, dopo l’esame del progetto, riterrà necessarie apportare”.

 

 

"Che l'aeroporto di Fiumicino avesse bisogno di interventi infrastrutturali e stanziamenti importanti si sapeva. È noto a tutti, infatti, lo stato in cui versa lo scalo e le difficoltà di gestione  aeroportuale. Nessuno lo ha mai negato, anche i più preoccupati per il territorio e l'ambiente. Ora, dopo l'approvazione del Piano di sviluppo, il problema serio riguarda in particolare come verranno utilizzati i finanziamenti che arriveranno e per fare cosa”, dichiara il capogruppo Pd alla Regione e candidato sindaco di Fiumicino.

 

 “Da parte mia rimango fortemente convinto che non si possa passare attraverso un allargamento smisurato del sedime aeroportuale. La quarta pista è incompatibile con il territorio, con l'ambiente e calpesterebbe i diritti dei cittadini che abitano a Fiumicino. Se da domani si tenterà di prendere l'occasione per speculare su altri 1200 ettari della Riserva Naturale del Litorale allora ci sarà una battaglia seria, responsabile e dura sul territorio”.

 

 

“Nessuno può pensare di fare il padrone in casa degli altri e l'amministrazione locale di Fiumicino non deve essere succube di nessuno, ma anzi dovrà svolgere una parte fondamentale nel confronto che verrà. Se la discussione prenderà la strada di una concertazione seria e attenta a tutte  le questioni allora si potrà ragionare. Anche perché Fiumicino può raggiungere standard di livello altissimo senza raddoppiare l'aeroporto. Lo dimostra Heathrow a Londra che può contare soltanto su due piste parallele ma nel 2011 ha raggiunto gli oltre 1300 movimenti (atterraggi e decolli) al giorno", conclude Montino.