Fiumicino, rapina finisce nel sangue: morto uno dei due malviventi. Il sindaco: potenziare forze ordine
Fiumicino – E’ finita in tragedia la tentata rapina a mano armata messa a segno tra le 20 e le 20.30 di giovedì sera in un bar di Isola sacra, nel comune di Fiumicino. A restare ucciso è stato infatti uno dei due rapinatori che poco prima, armati di pistola e a volto scoperto, avevano fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, il Coffee break, posto all’angolo tra via Monte Solarolo e via Hermada. Al momento il corpo senza vita dell’uomo si troverebbe ancora riverso sull’asfalto poco lontano dal bar, dopo il tentativo di fuga messo in atto insieme al suo complice. Potrebbe essere, ma il condizionale è d’obbligo, che a risultare fatale sia stato il colpo inferto con un coltellata dalla barista, una cittadina rumena, che avrebbe tentato di difendersi. La coltellata sembra che abbia raggiunto il torace.
La dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire ma sembrerebbe che in quei primi, terribili momenti del tentativo di rapina da parte dei due uomini la donna, che a quanto pare era sola nel locale, avrebbe tentato di opporsi. Ne sarebbe scaturita una colluttazione durante la quale sarebbero anche stati sparati dei colpi di pistola. Allora, nel tentativo di difendersi, la barista avrebbe afferrato un coltello ferendo uno dei due malviventi. I due, ma potrebbero essere anche tre le persone coinvolte, a quel punto, sarebbero fuggiti a bordo di un furgone in direzione di via della Scafa ma, fatti pochi metri, il mezzo si sarebbe schiantato contro una colonnina stradale. Scesi, avrebbero tentato la fuga a piedi ma il ferito si sarebbe accasciato a terra privo di vita. Nel frattempo sul posto sono arrivate le volanti del vicino commissariato di Fiumicino ed anche un’ambulanza del 118: ai sanitari non sarebbe restato altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul luogo, in attesa dell’arrivo del magistrato e del medico legale al quale spetterà stabilire le esatte cause della morte, anche la squadra mobile. Per quanto riguarda l’identità dei rapinatori si tratterebbe di due giovani di nazionalità italiana. Adesso gli uomini agli ordini del primo dirigente del commissariato, dottor Fabio Abis, sono al lavoro per ricostruire il terribile fatto di sangue. Con le torce stanno passando a setaccio il campo adiacente il luogo dell'impatto del furgone: forse sono alla ricerca dell'arma. Nel frattempo è stato fermato un uomo: forse il complice del morto. A Fiumicino, nonostante i gravissimi problemi causati dall'alluvione, negli ultimi tempi, è scattato un vero e proprio allarme sicurezza: rapine e furti sono segnalati da comitati, singoli cittadini e dalle forze dell'opposizione che chiedono interventi a tutela di abitanti e commercianti.
Intanto sui social network la notizia si è rapidamente diffusa. Alcuni avrebbero già dichiarato di conoscere l'identità del rapinatore morto: si tratterebbe di un 29enne di Fiumicino, Manuel Musso. E, a quanto sembra, anche il secondo uomo sarebbe originario del comune costiero, preso stamani, 14 febbraio, Cristian Ferreri, di 30 anni..
In seguito una pistola è stata trovata nelle vicinanze del cadavere. L'arma è stata sottoposta alle analisi della polizia scientifica. Poco dopo le 23, in via Vellere, è arrivato il mezzo della mortuaria per trasferire il corpo in obitorio.
LA REAZIONE DEL SINDACO:
MONTINO: “PER SICUREZZA DEL TERRITORIO VANNO POTENZIATE FORZE DELL'ORDINE”
“Ho parlato con il Prefetto che mi ha assicurato l'invio di un paio di pattuglie aggiuntive delle Forze dell'Ordine, oltre a quelle che già operative, per vigilare di più sul territorio. Rimane un problema più generale e strutturale: in un Comune come il nostro vanno potenziate le strutture permanenti. È un tema che avevo già sollevato l'estate scorsa, all'inizio del mio mandato. E l'evento accaduto ieri sera a Fiumicino è la dimostrazione della necessità di questo potenziamento”.
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