Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato notato da un diportista che ha allertato il 112. Sul posto la Capitaneria di porto e la Squadra fluviale della polizia

Fiumicino (Rm) – Macabro ritrovamento a Fiumicino. Intorno alle 13 di oggi, venerdì 22 dicembre, è stato avvistato e in seguito recuperato il cadavere di un uomo in avanzato di decomposizione. Il corpo si trovava nello specchio d'acqua della darsena portuale.

A notare la presenza del cadavere in prossimità di un cantiere navale è stato un diportista che ha allertato il personale della sala operativa della Capitaneria di porto di Roma. I militari sono tempestivamente intervenuti sia in banchina che con il battello, che ha assicurato il corpo per evitare che la corrente lo portasse ulteriormente alla deriva.

Al momento del ritrovamente il corpo aveva indosso indumenti leggeri. I militari non hanno inoltre rinvenuto effetti personali nelle vicinanze del ritrovamento mentre lo stato di conservazione del cadavere, saponificato, fa presumere una lunga permanenza in acqua. Gli inquirenti ipotizzano la probabile provenienza dai canali dell'estuario del Tevere.

Informato il pm di turno, dopo l'intervento della squadra fluviale della Polizia, il personale imbarcato della Guardia costiera ha provveduto, con un telo, a porre il corpo in banchina in attesa dell'arrivo della ditta convenzionata con il Comune di Fiumicino per trasferirlo all'obitorio del Verano, così come disposto dall'autorità giudiziaria.

In considerazione delle condizioni della salma, si annuncia complesso il lavoro per risalire alla sua identità: gli inquirenti analizzeranno le richieste di ricerca delle persone scomparse.