Fiumicino, ricordato in aeroporto il sacrificio del finanziere Antonio Zara a 49 anni dall'assassinio
In quella drammatica giornata si verificò il primo attentato terroristico avvenuto in un aeroporto italiano: un commando armato del gruppo “Settembre Nero”, dopo aver lanciato due bombe all’interno di un aereo della Pan Am fermo su una piazzola di manovra dello scalo aeroportuale uccidendo 28 passeggeri, ne prese in ostaggio altri e si impossessò di un jumbo della compagnia Lufthansa pronto al decollo.
Il militare della Guardia di Finanza, in servizio di vigilanza doganale, tentò di opporsi alla fuga dei terroristi, ma uno di loro lo freddò con una raffica di mitra che lo raggiunse alla schiena. L’azione criminale terminò nella tarda serata del giorno dopo all’aeroporto di Kuwait City, dove furono liberati gli ostaggi ed arrestati i terroristi.
Alla presenza di diverse autorità civili e religiose, del Comandante Regionale Lazio, Generale di Divisione Virgilio Pomponi, del Comandante Provinciale di Roma, Generale di Brigata Gavino Putzu, e del Comandante del Gruppo aeroportuale, Colonnello Fabrizio Musci, è stato ricordato l’eroico sacrificio del militare, esempio di altissimo senso del dovere e di attaccamento alle Istituzioni.
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