Fiumicino, Comitato rifiuti zero: "Bisogna trovare un'alternativa per risolvere l'emergenza"
Fiumicino - Non a Roma, dove forse il porta a porta partirà ad ottobre e dove forse gli impianti di trattamento esistenti andranno a regime entro l’anno. Non a Fiumicino dove l’amministrazione sembra dormire sonni tranquilli nonostante lo scontato mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata alla data del 31 dicembre del 2012 previsto per legge dall’ormai lontano 2006.
Pur riconoscendo all’assessore all’ambiente Gino Percoco, che il Comitato rifiuti zero Fiumicino ha incontrato mercoledì 8 agosto, correttezza ed onestà intellettuale, il comitato non può non sottolineare che il “probabile” avvio della raccolta differenziata porta a porta a Parco Leonardo entro la prima decade di settembre (senza, a parere di Rifiuti zero, un progetto serio e credibile) e la sua estensione ad altre località del comune entro fine anno, siano strumenti del tutto inadeguati per uscire in tempi rapidi dall’illegalità in cui si è da troppi anni.
Rifiuti zero ha sottoposto all’assessore anche le questioni relative all’impianto di compostaggio di Maccarese, che crea grossi disagi ai cittadini residenti a causa delle emissioni odorigene, e al progetto dell’Ama che prevede, sempre a Maccarese, la realizzazione di un grande impianto di digestione anaerobica da 125.000 t/a.che tratterebbe la Forsu di Roma.
“Purtroppo l’assessore”, riferiscono, “forse perché non sufficientemente ed adeguatamente informato e aggiornato dai funzionari e collaboratori tecnici, ha onestamente ammesso di non avere notizie in merito alle due problematiche e che, per ovviare a ciò, si impegnava ad un nuovo coinvolgendo anche il dirigente tecnico del comune e Roberto Merlini, presidente della commissione speciale rifiuti nei primi giorni di settembre”.
“Che dire? E’ difficile trovare le parole per esprimere sinceramente il nostro pensiero. Apprezziamo la sincerità dell’assessore, ma l’amministrazione deve dare soluzione ai problemi, non aggravarli o crearne di nuovi. Per questo, pur continuando a cercare la massima costruttiva collaborazione con il Comune, altrettanto decisamente continueremo a contrastare in tutti i modi qualsiasi progetto che danneggi, tanto o poco, il nostro territorio e la nostra salute”, sottolineano.
“Anche alla luce delle dichiarazioni di martedì 7 agosto nell’ambito della firma del Piano per Roma, vigiliamo e manteniamo alta l’attenzione su Pizzo del Prete che ancora oggi, a distanza di oltre un anno, rischia di diventare la nuova discarica definitiva di Roma (la cosiddetta discarica del Bambin Gesù), vigiliamo, per impedirne la costruzione all’interno della Riserva Naturale del Litorale, sul nuovo impianto di Maccarese, anch’esso destinato a trattare i rifiuti di Roma, pretendiamo che l’esistente impianto di compostaggio venga messo a norma, esigiamo l’avvio in tempi brevissimi della raccolta differenziata porta a porta in tutto il comune”.
“Il ministro Corrado Clini rimanda alla Provincia, sentiti i comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino, l’individuazione della discarica definitiva entro l’anno: constatiamo che Roma e Fiumicino saranno in piena campagna elettorale e la Provincia sarà in procinto di essere “fusa” in Roma Capitale. Conoscendo i nostri politici sarà dura che qualcuno decida qualcosa prima di aver incassato i voti dei cittadini, ma sarà compito di tutti i cittadini e dei comitati impegnare i candidati sindaci ad un percorso serio sul trattamento a freddo dei rifiuti che preveda a regime una rete di impianti di compostaggio dell’umido e di lavorazione del secco differenziato, sul rispetto della legalità: raccolta porta a porta, riciclo e compostaggio”, concludono.
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