Fiumicino, “cartoline dalla Perla del Tirreno”
Fiumicino - “Strade sporche, rifiuti ingombranti che imbrattano i luoghi simbolo di Fiumicino: i moli e il lungomare. E ora la geniale idea: le discariche mobili, una volta a Fiumicino, un’altra a Fregene, poi a Passoscuro e Palidoro. Peccato che le isole ecologiche, quelle vere, rimangano chiuse anche dopo l’ennesimo rilancio, il terzo quest’anno, dell’assessore all’ambiente”. Lo dichiarano il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, e il responsabile del gruppo ambiente e territorio del Pd di Fiumicino, Raffaele Megna.
“L’immondizia”, afferma Paolo Calicchio, “continua a essere la miglior cartolina che il centrodestra riesce a fornire per pubblicizzare il nostro territorio. Sul molo la passeggiata con vista mare si è trasformata in passeggiata con vista “monnezza”. I rifiuti sono ovunque, ma nessuno sembra accorgersene e ripulire. La colpa? Chissà se anche stavolta il PdL la farà ricadere sui maleducati che imbrattano il nostro bel Comune, sulla Fiumicino servizi che non opera più e sul centrosinistra che protesta. A questo punto, però, una domanda però la facciamo tutti: ma a cosa è servito dare 8 milioni di euro alla nuova ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti se non è cambiato nulla? E cosa è servito aumentare del 40 per cento la tassa sui rifiuti se sul lungomare sono i commercianti a dover pulire strade e cassonetti? Che fine ha fatto quella postilla nel capitolato d’appalto che impone alla ditta il lavaggio stradale e quello dei cassonetti ogni quindici giorni? Come mai le strade sono piene di polline, i cassonetti puzzano, i cestini pieni di rifiuti e le isole ecologiche chiuse? Perché la differenziata continua a essere un miraggio? E perché i contenitori per i rifiuti mancano e quelli che in giro sono spesso vecchi e mal ridotti, come nel nord del comune? La risposta è semplice: questo bando è l’ennesimo fallimento del centrodestra, e non risolverà un bel niente”.
“E tutto questo degrado all'inizio della stagione estiva per una località che dovrebbe vivere di turismo”, aggiunge Raffaele Megna: “cosa offriamo ai turisti? Degrado, degrado, degrado. Non c'è che dire: un ottimo risultato per una destra che ha fallito sotto tutti i punti di vista. E che sta miseramente avvilendo una città che poteva essere davvero la perla del Tirreno, e non solo a parole. Il progetto delle isole ecologiche mobili? Ottima idea, il problema semmai è un altro: ma dove finiscono questi rifiuti ingombranti se le mini-discariche rimangono chiuse? In attesa di una risposta che sappiamo non arriverà mai, ne aggiungiamo un’altra: come mai la nuova ditta non si occupa di smaltire le discariche di amianto e rifiuti speciali che fanno capolino in tutto il Comune? Ci risiamo”, conclude, “agli amici i privilegi, alla città i rifiuti”.
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