Fiumicino, caos bagagli in aeroporto: interviene l’Enac
Fiumicino - All'aeroporto di Fiumicino la situazione sta tornando alla normalità dopo i due giorni di agitazioni che hanno portato al 'caos bagagli'. In campo una task force che già dalla notte sta provvedendo a smistare le valigie accumulate in mezzo alle piste. Ad intervenire l’Ente nazionale per l’aviazione civile che attraverso la propria direzione aeroportuale ha informato di tenere costantemente aggiornate della situazione sia la Prefettura sia le istituzioni di riferimento. Da lunedì, infatti, in maniera improvvisa e spontanea il personale dell’area dedicata all’assistenza sottobordo di Alitalia che si occupa del carico e scarico bagagli, del posizionamento delle scale per la discesa dei passeggeri, dei servizio di trasporto passeggeri, si è riunito per manifestare la propria preoccupazione in relazione alla trattativa tra la compagnia Alitalia e il vettore arabo Ethiad. Ieri, martedì 5 agosto, lo stato di agitazione è ripreso con una sorta di “sciopero bianco” che ha continuato a rallentare parzialmente o a non fornire i servizi di assistenza a terra alle compagnie assistite. Il protrarsi della protesta ha causato pesanti disagi ai passeggeri sia in arrivo, che in alcuni casi hanno atteso anche 40, 45 minuti prima di poter scendere dall’aereo, sia in partenza, in quanto non è stato garantito l’imbarco dei bagagli da stiva. Lo stato di agitazione potrebbe continuare anche oggi, mercoledì 6 agosto. Per cercare di ridurre il più possibile i disagi in questi giorni di notevole traffico aereo, l’Enac ha coordinato, insieme alla società Aeroporti di Roma e agli altri Enti di Stato presenti al Leonardo da Vinci, alcune azioni di sostegno e facilitazione delle operazioni di assistenza a terra per i vettori assistiti dalla compagnia, come la razionalizzazione e il maggior utilizzo delle piazzole gestite con pontili d’imbarco e con la richiesta di collaborazione ad altre società che forniscono servizi di assistenza a terra per lo sbarco dei passeggeri.
“Quello che sta succedendo all'aeroporto di Fiumicino per lo smistamento dei bagagli è intollerabile e incomprensibile”, ha detto ieri il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, in relazione all’agitazione allo scalo romano per la vertenza Alitalia. "Se esiste ancora un minimo di ragionevolezza in chi sta dissennatamente e in modo autolesionistico creando il caos cui tutti assistiamo, mi auguro che questo briciolo di ragionevolezza prevalga. Lo sciopero è intollerabile perché si interrompe un servizio creando un notevole danno ai passeggeri italiani e ai turisti stranieri proprio nel periodo di maggior affluenza per il nostro primo scalo internazionale”. “E’ incomprensibile perchè tutto questo succede nei giorni in cui si sta facendo tutto il possibile per chiudere l'accordo con Etihad, che ha come conseguenza non solo il rilancio di Alitalia, ma di tutto il settore aeroportuale italiano”, ha aggiunto il ministro Lupi.
Il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, ha scritto ai vertici di Aeroporti di Roma, di Enac e al Prefetto di Roma per chiedere chiarimenti sulla protesta che da lunedì 4 agosto sta creando gravi disagi ai passeggeri. La prefettura, con la quale l’Enac è in contatto diretto, sarebbe pronta a precettare, previa avviso, i lavoratori incaricati dei servizi a terra “ove tali forme di protesta determinassero un grave pregiudizio” per i cittadini e la sicurezza. Intanto la Filt Cgil di Roma e Lazio ha annullato le assemblee previste per oggi e domani. Per il Codacons lo sciopero bianco degli addetti al carico e scarico bagagli di Alitalia configura una interruzione di pubblico servizio. “Non è in alcun modo tollerabile mettere in atto simili proteste in un periodo in cui si concentrano le partenze dei viaggiatori per le vacanze estive - ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi - In tal modo, infatti, si danneggiano unicamente gli utenti, che non hanno alcuna responsabilità circa vertenze sindacali e accordi societari. Se la situazione non tornerà alla normalità entro poche ore, saremo costretti a presentare una denuncia in Procura per interruzione di pubblico servizio”. Ieri l’incontro tra i vertici di Alitalia e i sindacati di categoria sulla procedura di mobilità per i 2.171 esuberi dopo l’assemblea spontanea di lunedì dei lavoratori Alitalia contro i tagli.
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