Fiumicino – Sono 70 i lavoratori della Simav, ex Aeroporti di Roma, che venerdì 10 giugno hanno proclamato uno sciopero di 8 ore, con un presidio di 4 ore davanti alle cosiddette ‘baracche’, dove c’è la sede direzionale di Adr, per protestare contro il rischio di essere licenziati.

Soffiando nei fischietti e nelle trombette e reggendo le bandiere della sigla sindacale, hanno ‘passeggiato’ per richiamare l’attenzione sulla loro drammatica situazione. Nonostante le iniziative delle scorse settimane circa 70 operai e tecnici specializzati della “Simav Manutenzione Mezzi e Gestione Emergenze” nella manutenzione dei mezzi il cui compito, tra gli altri, è quello di intervenire in caso di emergenza ‘crash’ o neve e tanto altro, sono ancora a rischio licenziamento per le scelte di Aeroporti di Roma che gestisce gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.

La loro vicenda è simile a quella di altri lavoratori italiani, aeroportuali come i dipendenti della Alitalia Maintenance Systems e non, a rischio di “esternalizzazione”. Dopo essere stati assunti da Aeroporti di Roma, nel 2012 sono stati ceduti in blocco a Simav (gruppo Siram), in crisi da due anni. Sono operai qualificati che sono tornati a “sollecitare ancora una volta il gestore aeroportuale Adr e la Simav/Siram affinché si assumano le proprie responsabilità”. Nel comunicato hanno attribuito al management solo “chiacchiere da bar” sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie.