Fiumicino - Sette negozi della World duty free group, chiusi all'aeroporto di Fiumicino e 44 dipendenti tra addetti alla vendita e all'amministrazioni con la lettera di licenziamento in mano, pronti allo sciopero della fame.  La motivazione sarebbe legata al passaggio dall'attuale azienda alla società francese Lagardere. 

I manifestanti oltre ad avere avviato da oggi lo sciopero della fame, hanno installato una tenda, sede del presidio permanente, di fronte agli uffici direzionali della società di gestione Aeroporti di Roma.

Sulla vicenda che ha coinvolto i dipendenti in fase di licenziamento si sono espressi alcuni esponenti del Pd, come Esterino Montino:  “Solidarietà ai dipendenti della World Duty Free che da oggi hanno deciso di attuare una estrema forma di protesta per veder riconosciuti i loro diritti di lavoratori.  Faccio appello al Prefetto e a tutte le Istituzioni, compresa quella di Fiumicino, affinché venga fatto ogni sforzo per interrompere la procedura di licenziamento aperta nei loro confronti. Non possiamo lasciare che questa vicenda travolga la dignità dei lavoratori". 
 

Michela Califano, sempre del Pd,  tira in ballo l'amministrazione comunale chiedendo al sindaco Canapini spiegazioni sull'assoluto immobilismo di Adr e della maggioranza politica: " I 44 dipendenti della World Duty Free continuano nella loro battaglia civica e civile contro l’ostinato immobilismo di Aeroporti di Roma e del sindaco Canapini che sulla questione occupazionale continua, a parte qualche parola qua e là, a essere sempre più assente. È arrivato il momento che si faccia da parte e lasci spazio a chi davvero vuole tutelare questo territorio. Si dimetta dal cda di AdR e si dimetta dalla sua carica di sindaco. Il Pd non tollererà alcun inciucio: i 44 dipendenti della Wdf devono essere riassunti, tutti, nessuno escluso."