Fiumicino, scritte e svastiche su muri e panchine al Parco Simone Costa
Di Maria Grazia Stella il 14/04/2025
Amaro risveglio per l’assessore Stefano Costa che ha scoperto la vandalizzazione nel piccolo parco dedicato al proprio giovanissimo figlio. Di Genesio Pagliuca-Antonelli: “Chi compie questi atti lo fa con la consapevolezza di voler offendere e deturpare la nostra Città”
Fiumicino (Rm) – “Buona Domenica delle Palme con un risveglio pieno di amaro in bocca”. Lo dichiara in un post sulla sua pagina Facebook Stefano Costa, assessore all’ambiente del comune di Fiumicino, condannando e commentando quanto scoperto ieri mattina nel piccolo Parco Simone Costa di via del Serbatoio, nel centro della città, dove sono comparse scritte e svastiche sui muri dei giardini, nell’area giochi e sulle panchine, un po’ ovunque. Il piccolo parco è dedicato al ricordo di Simone Costa, giovanissimo figlio dell’assessore, scomparso tragicamente all’età di sedici anni nel 2011, nel quartiere di Parco Leonardo.
I volontari dell’associazione ‘I Love Simone’
I volontari dell’associazione ‘I Love Simone’ si sono immediatamente dedicati alla pulizia dei luoghi imbrattati, tra i quali c’è anche lo storico Serbatoio di Fiumicino, dove è stata disegnata una svastica.
Le dichiarazioni dei consiglieri Ezio Di Genesio Pagliuca e Erica Antonelli
"Quanto accaduto in via del Serbatoio, con la comparsa di svastiche e altre scritte sul serbatoio e nel vicino parco, non è un episodio isolato. Più zone e più punti della città hanno subito lo stesso sfregio". Lo dichiarano i consiglieri Pd Ezio Di Genesio Pagliuca e Erica Antonelli. "Non si tratta solo di condannare atti vandalici, ma di respingere con forza il messaggio pericoloso che veicolano. Chi compie questi atti lo fa con la consapevolezza di voler offendere e deturpare la nostra Città. Non ci si può svegliare solo ora. Basta fare un giro per la città per rendersi conto dello stato di degrado in cui versano interi quartieri" afferma il capogruppo Di Genesio Pagliuca.
La vicinanza all’assessore Costa
"Capisco l'amarezza di molti cittadini - sottolinea la consigliera Antonelli -. Spuntano simboli ignobili: il richiamo ai valori antidemocratici che dovrebbero essere solo un lontano ricordo e che invece tornano, inquieti. Mi domando se gli autori di questi sfregi ne siano consapevoli o meno. Mi dispiace che l'assessore Costa abbia visto imbrattato anche il luogo dedicato a suo figlio. Ne condivido l'amarezza e il disappunto. È per questo che credo fermamente che le istituzioni, tutte, abbiano il dovere di stigmatizzare non solo l'imbratto, che mai è bello, ma soprattutto la simbologia riprodotta, che non rende merito, né onore, ai valori della nostra Costituzione".

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