Fiumicino - Sequestrati sei esemplari di tonno rosso per un peso complessivo di circa 200 chili. Il nome scientifico della specie è quello di Thunnus thynnus. Dopo l’attestazione di edibilità da parte dell’Asl Roma G (Guidonia) del tonno rosso, sequestrato dalla Guardia costiera di Roma, il tonno è stato destinato in beneficenza per le mense dei poveri.


L’OPERAZIONE - Nel corso dell’operazione, condotta questa notte dai militari agli ordini del comandante della capitaneria di porto di Roma – Fiumicino, capitano di vascello Fabrizio Ratto Vaquer, coordinati dal Centro controllo area pesca della Direzione Marittima di Civitavecchia, è stato intercettato, in zona Tuscolana, un automezzo frigo proveniente dalla zona Adriatica carico di tonni rossi, una specie protetta, illegalmente detenuta in violazione delle vigenti norme che prevedono una contingentazione della cattura trattandosi di una specie rara e pregiata. Il prodotto, derivante da pesca sportiva di frodo, era destinato al mercato ittico della Capitale.


VERBALE - Al termine dell’operazione è stato elevato un verbale amministrativo di 4.000 euro a carico dei responsabili, mentre il prodotto pescato illegalmente è stato sequestrato.


I CONTROLLI - Continua senza sosta l’impegno della Capitaneria - Guardia Costiera di Roma in una vera e propria battaglia che si svolge quotidianamente nelle nostre acque nel portare avanti costanti azioni preventive e repressive per contrastare il fenomeno della pesca illegale del tonno rosso, evidentemente diventata molto remunerativa.


CATTURA ILLEGALE - Poiché si tratta di specie proveniente da cattura illegale, il titolare del camion non è stato in grado di mostrare ai militari alcun documento, compreso il previsto ‘certificato di cattura’ necessario per seguire dal luogo dei pesca al consumo finale ogni esemplare della specie, in modo da controllare che ne venga prelevato soltanto il numero consentito ogni anno.


I CONSUMATORI - Un concreto aiuto volto alla conservazione di questa specie ittica, essenziale per la tutela dell’intero ecosistema marino, può venire dagli stessi consumatori che dovrebbero evitarne l’acquisto al dettaglio e segnalare alla Autorità Marittima di Roma (competente anche per la provincia di Rieti) gli eventuali punti di commercio.