Severini: “Attaccare un’associazione è un modo bieco di fare politica”
Fiumicino - La consigliera Pd Alessandra Vona la smetta di appiccicarsi addosso medaglie che non le appartengono e la finisca di spacciare come proprie vittorie atti approvati da tutto il consiglio comunale su sollecitazione degli organismi territoriali e cavalcare soluzioni e progetti presi in prestito dall’associazionismo locale, prima tra tutte Crescere Insieme. Lo dichiara Roberto Severini, consigliere della lista civica Noi insieme di Fiumicino.
“Se davvero vuole iniziare a cambiare la politica, lo faccia. Ma “rubare idee” e poi dare del servo sciocco al presidente di un’associazione che ha dimostrato, a differenza sua, con i fatti di lavorare per il bene territorio, non è la direzione esatta. Anzi è quanto di più becero ci possa essere. È proprio questo modo raffazzonato di fare politica che ha creato quel clima di sfiducia e distacco che il mondo associativo negli anni ha tentato di colmare, sostituendosi spesso anche alle istituzioni”.
“Capisco le sue difficoltà a partecipare a tutte le commissioni. Ma chi le ha dato il voto la vuole garante del territorio. La vuole vedere in giro. Invece di attaccare tutto e tutti si informi, studi, parli con il collega di partito, commissario della commissione attività produttive che a differenza sua ha lavorato in maniera propositiva per risolvere la questione del mercato di Aranova che proprio lei, con questo suo modo di mettersi di traverso, sta rischiando di far slittare ancora. Anche ieri, dopo aver raggiunto l’unanimità sulla modifica delle distanze minime degli impianti di biogas e biomassa è stata l’unica voce fuori da coro, dimostrando di avere più interesse per le beghe di partito che non al bene del territorio”, prosegue.
“Fortunatamente la stragrande maggioranza dei cittadini di Aranova e del nord del Comune hanno potuto contare sulla serietà di un mondo associativo dal quale sono sempre scaturite proposte e iniziative che hanno fatto da stimolo all’azione amministrativa”.
"Cara consigliera, i cittadini sanno riconoscere molto bene chi si è prodigato in iniziative non solo politiche ma anche di aggregazione grazie alle quali anche ad Aranova si sta cementando quel senso di appartenenza territoriale inscindibile per abbattere le distanze di un Comune tra i più vasti d’Italia. E lei di certo non ne fa parte. Un consiglio: la smetta e cambi il suo modo di fare, è dannoso per lei e per il partito che rappresenta”, conclude.
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