Fiumicino - Senza aspettare la data fissata per lo sfratto, ossia mercoledì 4 luglio, una squadra di operai è entrata questa mattina nella casa della famiglia Bourham, in via Monte Forcelletta, 19, a Isola Sacra, Fiumicino. Durante il blitz i mobili e tutte le suppellettili sono state portate via e malamente accatastate all’esterno. In più, come ha riferito Abdel Bourham, 52 anni, marocchino, commerciante ambulante di abbigliamento, sarebbe già iniziata la demolizione dell’abitazione.

 

“I nuovi proprietari, con un atto di forza, hanno voluto sfrattare la famiglia, composta anche dalla moglie di Abdel, 35 anni, incinta di sette mesi, e dai quattro figli, la maggiore dei quali ha soltanto 11 anni, per poter ampliare l'albergo che possiedono accanto alla casa”, spiega Massimo del Comitato Casa Roma nord, attivo anche allo sportello sociale Casa per tutte e tutti.  L’azione  le piace in barba anche alle più elementari, e sempre meno numerose, leggi che tutelano il diritto alla casa”.

 

“La proprietà intende sfrattare la famiglia per poter ampliare l'albergo che possiede accanto alla casa”, dichiara Massimo del comitato Casa Roma nord, “sfruttando anche le sue presunte amicizie all'interno del commissariato di polizia. Si sente oltre tutto autorizzata ad agire come più le piace in barba anche alle più elementari, e sempre meno numerose, leggi che tutelano il diritto alla casa”.

 

Gravissimo che ad effettuare lo sfratto-sgombero siano stati degli operai. Con due giorni di anticipo e in assenza delle forze dell’ordine e dell’ufficiale giudiziario che in questi casi dovrebbe essere presente. “E’ stato violato il più elementare diritto all’abitare”, proseguono allo sportello sociale.

 

Abdel Bourham, che è in Italia da quattordici anni e comprende l’italiano anche se lo parla con difficoltà, aveva ricevuto il primo avviso di sfratto per fine locazione. Ma aveva goduto di una serie di proroghe concesse a quanti, in difficoltà economiche, hanno problemi a trovare un nuovo alloggio. La famiglia è da tempo in lista di attesa per l’assegnazione di una casa popolare nel comune di Roma.

 

Nella modestissima casetta di due stanze a Isola sacra abitavano da circa otto anni. Ma, a parte questo, a  rendere  la vita della numerosa famigliola difficile, si erano aggiunti nuovi problemi economici. I Bourham, a causa della crisi, non sono più riusciti a pagare i 400 euro di affitto, aumentati del 20 per cento dalla nuova proprietà. Così da 400 euro al mese si era arrivati a 480. Troppo per Abdel. E lo sfratto da finita locazione si è trasformato per morosità. Stamattina i servizi sociali del comune hanno offerto temporaneamente alloggio alla donna e ai figlioletti. Eppure a Roma, dati ufficiali riferiscono che ci sono 250.000 case vuote. L’uomo ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. “Ma”, osserva Massimo, “forse i responsabili saranno sanzionati con 10mila euro tra un paio: e intanto una famiglia è mezzo alla strada”.