Fiumicino – Ieri notte alcuni vandali hanno devastato le piante poste all'ingresso e alle spalle della chiesa di via Torre Clementina. “Un atto teppistico senza alcuna giustificazione, compiuto da un balordo o presunto tale”, commenta Mario Russo D’Auria, leader del Gruppo indipendente libero per Fiumicino. “Ma”, prosegue, “al di là del danno, l’episodio fa toccare con mano quanto sia pressante il problema sicurezza a Fiumicino. Se un balordo qualsiasi può fare danni in pieno centro, figuriamoci quanto si può stare tranquilli in zone più periferiche con vere e proprie bande di malviventi pronte a colpire. Cosa che purtroppo infatti avviene”.

 

 

Sul problema interviene Michele Di Giandomenico, anche lui esponente di Gil. “E ritorniamo al problema della sicurezza poiché, nonostante se ne parli poco, a Fiumicino la gente continua a denunciare furti nelle case e insufficienza dell’organico delle forze dell’ordine sul territorio. Non sono cose nuove. Anzi”, continua, “tanto è vero che ormai che chi vive nella rassegnazione  e nella speranza che un giorno non tocchi a lui ricevere la visita dei ladri a casa. Il dato di fatto resta quello che l’organico delle forze dell’ordine è insufficiente per vigilare in maniera adeguata il territorio”.

 

Secondo Di Giandomenico, i furti andrebbero per zone. Prima una, poi l’altra, in maniera da cogliere impreparati gli abitanti del comune. “Focene la notte sembra uno di quelle cittadine che si vedono nei film western: manca solo il saloon e il vento che fa rotolare la paglia nelle strade. L’amministrazione non assume personale nella polizia locale, la polizia di stato si trova nella situazione che abbiamo sotto gli occhi e finora”, sottolinea l’esponente di Gil, “mentre la nuova caserma dei carabinieri di via della Foce Micina ancora non è aperta. Benché sembri completa. O manca qualcosa?”.

 

Per il movimento, poi, sicurezza significa anche vigilanza nei pressi delle spiagge per evitare il parcheggio selvaggio. Magari con personale autorizzato che munito di blocchetto rilasci regolari e forse qualche giovane disoccupato ne trarrebbe vantaggio. “Sicurezza”, conclude Di Giandomenico, “significa anche percorrere la Roma – Fiumicino in tranquillità mentre ciò non accade: le auto sfrecciano a velocità assurda e purtroppo ogni tanto avviene qualche tragedia. Lì che andrebbe sollecitata l’installazione di autovelox:  è la palese dimostrazione dello scopo degli autovelox sul territorio. Fare cassa su chi va a lavorare”.