Fiumicino - Aeroporto di Fiumicino tra ampliamento e privatizzazioni di rami d’azienda. Ed ai lavoratori della sicurezza, che saranno privatizzati, chi ci pensa? E sulla sicurezza di chi transita al Leonardo da Vinci chi veglia? Sulla vicenda della cessione da parte di AdR a privati interviene Michele Di Giandomenico, esponente del  Gruppo indipendente libero per Fiumicino.

 

 

“Si parla di privatizzazioni, di rami d’azienda e di persone che passano da un’azienda all’altra come fossero pacchi depositati presso un ufficio postale”, dichiara Di Giandomenico,  “anche se il mittente è spesso conosciuto ed il destinatario a volte riserva spiacevoli sorprese, come abbiamo visto prima per i lavoratori di Ligabue, Alitalia e infine Flightcare. Passare da una azienda solida quale AdR per trovarsi poi in strada a manifestare contro la cassa integrazione. Secondo una logica del profitto senza scrupoli”.

 

 

“AdR sta privatizzando: ha venduto i duty free e raggruppato i colleghi della sicurezza in una società a responsabilità limitata mantenendo sempre la proprietà della suddetta. Sicuramente in previsione di trovare un acquirente. Quindi è solo questione di tempo e prima o poi qualche compratore busserà alla porta”, precisa l’esponente di Gil.

 

 

“A questo punto ci facciamo delle domande:  se faccio file interminabili ai controlli di sicurezza a causa di un servizio ridotto all’osso, se ho visto tempo fa dei servizi trasmessi in televisione per dimostrare i buchi della sicurezza aeroportuale a fronte della percentuale che AdR percepisce sul costo del mio biglietto, chi mi garantisce che in seguito il servizio sarà uguale o migliore?”, di domanda Di Giandomenico.
 

 

 

 “Dove vanno a finire tutti i soldi che milioni di passeggeri l’anno versano nelle casse di AdR? Perché, visto che la società che gestisce lo scalo romano svolge un servizio demandato dalla polizia, quindi dallo stato, questi soldi non sono impiegati in migliorie? Perché la professionalità è sacrificata al fine del lucro favorendo il lavoro stagionale? Qui si parla di personale che dovrebbe essere altamente specializzato, gente che ci deve garantire un volo sicuro e come fa uno stagionale che lavora un mese sì e uno no ad acquisire questa professionalità?”, prosegue. “Perché AdR deve guadagnare anche con la sicurezza?  E nella malaugurata ipotesi che accada una tragedia, chi farà da capro espiatorio stavolta?”, conclude.