Fiumicino, Incoronato: “Sì alle telecamere ma non bastano a risolvere il problema sicurezza”
Fiumicino – Sì alle cento telecamere a Fiumicino. Sì all’installazione di un sistema di videosorveglianza e di una centrale operativa all’interno della caserma dei vigili urbani ma tutto questo non può essere la panacea per risolvere il problema della sicurezza nel territorio. Lo dichiara Giulio Incoronato, vice presidente dell’associazione Sociale&Sicurezza.
L’associazione, che esprime apprezzamento per l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione di Fiumicino, “senza entrare nella bagarre politica perché non ci compete”, valuta positivamente la decisione di utilizzare i fondi dell’art. 208 del codice della strada ma ribadisce che “non può essere la panacea per la problematica”.
“Applichiamo in toto le linee guida dei proventi per le sanzioni per la violazione al codice della strada migliorando (e in questo caso vi è molto da investire ) le strade (buche e assetto) e la segnaletica, come peraltro afferma la norma alla lettera, miglioramento la sicurezza stradale con la manutenzione del manto e con dei corsi didattici per la sicurezza”, spiega Incoronato.
“Quindi okay alle telecamere che hanno una duplice funzione: essere uno strumento di prevenzione ed uno strumento indispensabile alla magistratura nonché alle forze di polizia utile all’individuazione degli autori di eventuali reati ma non può essere il solo strumento”, prosegue il vice-presidente dell’associazione.
Incoronato afferma di aver giudicato positivamente, l’anno scorso, l’apertura di un posto di polizia presso il presidio sanitario di Fregene poiché “si sdoganava” dalla politica precedente di chiusura ed accorpamento.
“Ma la situazione non è migliorata. Anzi. Nel comune di Fiumicino vi sono circa 65 poliziotti per 70 mila abitanti: un agente ogni 1000 residenti o poco meno. Un dato allarmante. Con un numero così esiguo di operatori diventa chiaro come sia impossibile per loro – oltre ad i compiti istituzionali porto d’armi, passaporto, Uepi denuncia reati, anticrimine nonché l’amministrativa - monitorare un territorio vasto, con dieci località disseminate tra mare e campagna, spiagge e colline, tra arterie ad alto scorrimento e nuclei urbani isolati per chilometri”, dichiara.
Stesso discorso per le stazione dei carabinieri sul territorio.
“La vastità del territorio fa sì che la maggior forma di deterrente contro la criminalità sia il controllo del territorio attraverso una presenza garantita dal personale e dalla prevenzione ed in seconda battuta con le sedi delle forze dell’ordine: compito delle amministrazioni e delle associazioni sul territorio è quello di monitorare la situazione ed intervenire in modo opportuno attraverso il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e il mondo politico e non strumentalizzare la sicurezza che non ha e non deve avere colore politico”, conclude Incoronato.
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