Fiumicino, sit in contro il centro profughi: in 400 chiedono la chiusura
IL SIT IN – Al presidio erano presenti oggi persone di tutte le età, anche famiglie co bambini, donne e i tricolori. Circa 400 i cittadini presenti, tra di loto i consiglieri comunali di centrodestra Mauro Gonnelli, Federica Poggio e William De Vecchis. La mobilitazione era scattata domenica scorsa quando, leggendo i giornali, i residenti hanno appreso dell’arrivo e del successivo trasferimento il giorno successivo, lunedì 11 luglio, di 50 immigrati nel centro di accoglienza di via Bombonati.
L’AMMINISTRAZIONE . Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ed il presidente del consiglio comunale Michela Califano, da parte loro, in quella circostanza avevano dichiarato di non essere stati messi al corrente dalla prefettura dell’arrivo dei profughi e che, anzi, l’anno scorso avevano inviato una lettera al prefetto nella quale chiedevano che il comune costiero, dove già si trovano due centri nel nord e dove esiste la particolare condizione di ‘comune di frontiera’ per la presenza dell’aeroporto, fosse escluso dal progetto di nuove strutture.
I COMMENTI – Tornando al sit in di oggi, i consiglieri Gonnelli, Poggio e De Vecchis spiegano: “Questa è la risposta a chi per tutta la settimana, nel tentativo di sviare il problema e lavarsi la coscienza, ha definito razzisti e reazionari dei semplici cittadini che protestavano contra la decisione di realizzare un centro di accoglienza nel cuore dell’Isola Sacra, senza alcun tipo di concertazione con i residenti”.
LA PROTESTA - “La nostra non è una protesta contro qualcuno ma contro questo tipo di ‘accoglienza’ che trasforma persone in ‘merce’ sulle quali speculare e fare soldi, fregandosene delle ricadute sociali. Chi difende il centro di via Bombonati oggi difende il lucroso business dei migranti”, sottolineano i tre consiglieri: “chi si batte il petto oggi è lo stesso che siede al governo di questa città e se ne frega di tagliare i fondi per le famiglie in difficoltà, per la ristrutturazione delle scuole, per i centri estivi per disabili, minori e anziani. Sono gli stessi che da tre anni aumentano le tasse locali e le rette delle scuole. Perché Montino non porta la sua solidarietà alle famiglie di Fiumicino che sta costringendo alla fame?”, proseguono: “Cosa chiediamo? Che il centro di via Bombonati venga immediatamente sgomberato e che cessino gli arrivi a Fiumicino”, concludono.
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