Fiumicino, sorte incerta per i dipendenti Simav: a rischio 70 posti di lavoro
LE INTERROGAZIONI - “Sulla vertenza in corso è stata presentata una nuova interrogazione parlamentare, questa volta da parte del senatore Sel-Si Massimo Cervellini, la terza ma, nonostante tutto, i ministri dei trasporti Graziano Delrio e del lavoro Giuliano Poletti, ai quali sono state rivolte le interrogazioni, non hanno ancora risposto”, commentano i lavoratori Simav ex Manutenzione Mezzi di Aeroporti di Roma: “come è possibile? Forse non trovano le parole? O forse non ci sono parole per spiegare quella che ormai appare come una chiara truffa ai danni dello Stato e dei lavoratori coinvolti?”.
LA VICENDA - La vicenda ha inizio nel 2012 quando Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli scali romani di Fiumicino e Ciampino, ha ceduto i negozi duty free ad una società francese, i parcheggi, anche se la trattativa non sarebbe andata in porto, e infine il settore manutenzione mezzi, carrelli elevatori e bus, alla Simav spa.
LE CONTESTAZIONI - I sindacati “contestano da quattro anni la cessione in quanto Adr, in qualità di concessionaria dello Stato, non può cedere ‘pezzi’” e per questo motivo, affermano “chi quattro anni fa ha gestito l’operazione, Atlantia compresa, adesso si debbono assumere le proprie responsabilità”, e a questo riguardo si rivolgono “ad Adr e anche ad Enac chiedendo di controllare”. Secondo Giovanni Oliverio, Fim Cisl, “contestiamo la cessione del servizio da quattro anni perché effettuata in maniera illegittima”. Ad aprile, inoltre, l’azienda ha dichiarato degli esuberi. “La Simav è in crisi e noi perdiamo i nostri posti di lavoro: a rischio 71 posti di lavoro”, spiegano i lavoratori.
L’INTERROGAZIONE - “Nell’interrogazione del senatore Cervellini, con dovizia di particolari e di riferimenti normativi, emerge che Aeroporti di Roma probabilmente ha ceduto un ramo che faceva parte a tutti gli effetti della concessione dallo Stato per la gestione degli scali romani”, si legge in una nota dei lavoratori: “cosa ancora più assurda è che Adr pretenda un affitto sul ramo ceduto, cosa che ci ricorda la fontana di Trevi venduta dal mitico Totò, solo che questo non è un film, e che questo ramo sia stato affidato senza una gara pubblica ad un soggetto, la Simav, che non aveva i requisiti”.
I SERVIZI – “Come è stato inoltre possibile avallare la cessione dei servizi di pronto intervento pista, neve/ghiaccio e crash aeromobile quando per legge devono essere parte integrante delle attività svolte dal gestore aeroportuale? Chi ha fatto finta di dormire o si è girato dall'altra parte? Come si è potuto ricattare i lavoratori con un taglio di 400, 500 euro al mese se non si firmava il licenziamento beffa con Adr e il passaggio in Simav?”, si legge ancora nella nota.
IL GOVERNO - “Come possono il governo italiano, e il ministro Delrio, stare tranquilli? E intanto, nonostante le rassicurazioni di Adr e di Enac, il cantiere della nuova aerostazione molto probabilmente non verrà consegnato entro il 31 dicembre a meno di un collaudo all' acqua di rose invece di quello che servirebbe (circa 20, 30 giorni). L' interrogazione del senatore Cervellini si conclude chiedendo al ministro se non sia il caso di imporre ad Adr il reintegro dei servizi illecitamente ceduti prima che lo faccia la magistratura con le inevitabili conseguenze di caos e di immagine”, conclude la nota dei lavoratori Simav.
L’INCONTRO - Il 13 luglio scorso si è tenuto un incontro presso la sede Assistal di Roma l’incontro tra le segreterie nazionali e territoriali Fim Fiom Uilm, coordinamento Rsu, e la direzione aziendale di Siram e Simav “per il prosieguo del confronto sulle prospettive aziendali”, si legge in un comunicato di Fim Fiom Uilm Nazionali Coordinamento Nazionale.
LA SIMAV - “L’Amministratore Delegato, Antonio Gianni, ha illustrato le strategie per il consolidamento e lo sviluppo di Simav in un ambito di pieno sostegno della capogruppo Simav, anche rispetto all’investimento già realizzato con l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di Simmec e con la ricapitalizzazione della stessa Simav già effettuata sulla base della chiusura di bilancio per l’anno 2015; la Direzione aziendale di Simav ha riconfermato, anche rispetto alle voci circolate negli ultimi tempi, di non voler cedere la Simav e di volerla rendere elemento strategico nella offerta di servizi del gruppo”, si legge nel comunicato di Fim Fiom Uilm.
IL CONFRONTO - “Il Coordinamento, pur apprezzando la disponibilità dell’ad nell’aver chiarito ulteriormente la “visione” per lo sviluppo dell’azienda, ha ritenuto di dover “sospendere” il giudizio sul disegno strategico in attesa di verificarne l’efficacia. La delegazione sindacale ha riconfermato la volontà di voler proseguire con il confronto con Simav sui temi posti dall’azienda in merito al nuovo contratto integrativo aziendale, la riduzione del costo del lavoro e la gestione degli esuberi dichiarati dalla azienda. E’ stata già programmata per il prossimo 15 settembre una riunione di coordinamento unitaria per una discussione che provi a produrre una proposta complessiva, da avanzare all’azienda nel prossimo incontro già fissato per il 19 settembre prevedendo “prioritariamente” la salvaguardia dei livelli occupazionali”, conclude la nota del Coordinamento. La vertenza sarà dunque aggiornata tra un mese.
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